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TRA SCEGLIERE E DECIDERE. La società dei dubbi
Data evento: 28/05/2024
Orari: 20:00
Luogo evento: Museo Mille Miglia, sala "San Paterio" Via della Bornata, 123 - BRESCIA
“Scegliere” e “decidere” possono apparire come due sinonimi, ma se ne studiamo gli etimi, troviamo una sottile ma netta differenza.
Scegliere significa “eleggere” tra varie cose o persone quella più rispondente al desiderio. “Decidere” deriva dal latino de-cidere, cioè tagliar via, e può risultare sinonimo di esitare, tergiversare, arrovellarsi nei dubbi, perché probabilmente ci si concentra più sul pezzo che si perde che non su quello che si può ottenere; più su quello che si perde (taglia via) che non su quello che si tiene. Scegliere vuol dire entrare in un negozio e comprare, fra tutti, uno specifico oggetto; decidere può invece ricollegarsi all’impressione di aver rinunciato ad altro, in uno stato di indecisione.
La scelta è più dettata dalla pancia, la decisione dalla testa. La prima risulta connessa al momento e la regia è determinata dalla pancia, la seconda rappresenta più un’operazione cognitiva, fatta col cervello, in una dimensione più strategica. Il rischio insito nella “scelta” sta nell’impulsività, la “decisione”, vista in questa accezione, rischia di portare all’ossessione per i dettagli e all’immobilismo, bloccati dalla paura di sbagliare.
L’emotività può salvare o può disorganizzare, ma anche la razionalità può salvare o può inaridire. Soprattutto in una società con un’organizzazione profondamente instabile in cui quindi vige l’imprevedibilità e l’incertezza e in cui l’entropia, anche psicologica, è in continua crescita, come appunto accade in tutti i sistemi che tendono al disordine e al caos.
È necessario quindi riuscire a tollerare l’incertezza e far dialogare, nei momenti topici, la pancia con la testa.
NE PARLIAMO CON:
Stefano Bonometti, Pedagogista, Professore associato - Università dell’Insubria, Varese
Sara Ferraris, Psicoterapeuta dell’adolescente, Docente Scuola di specializzazione MSP, Brescia
Francesco Regondi, Top manager, dirigente multinazionale
MODERANO L'INCONTRO:
Gianni Cambiaso, Psicologo e Psicoterapeuta, membro del Comitato Scientifico della CdP Brescia
Davide Baventore, Vice-presidente OPL
EVENTO SOLO IN PRESENZA, GRATUITO E APERTO A TUTTI FINO A ESAURIMENTO POSTI.
Orari: 20:00
Luogo evento: Museo Mille Miglia, sala "San Paterio" Via della Bornata, 123 - BRESCIA
“Scegliere” e “decidere” possono apparire come due sinonimi, ma se ne studiamo gli etimi, troviamo una sottile ma netta differenza.
Scegliere significa “eleggere” tra varie cose o persone quella più rispondente al desiderio. “Decidere” deriva dal latino de-cidere, cioè tagliar via, e può risultare sinonimo di esitare, tergiversare, arrovellarsi nei dubbi, perché probabilmente ci si concentra più sul pezzo che si perde che non su quello che si può ottenere; più su quello che si perde (taglia via) che non su quello che si tiene. Scegliere vuol dire entrare in un negozio e comprare, fra tutti, uno specifico oggetto; decidere può invece ricollegarsi all’impressione di aver rinunciato ad altro, in uno stato di indecisione.
La scelta è più dettata dalla pancia, la decisione dalla testa. La prima risulta connessa al momento e la regia è determinata dalla pancia, la seconda rappresenta più un’operazione cognitiva, fatta col cervello, in una dimensione più strategica. Il rischio insito nella “scelta” sta nell’impulsività, la “decisione”, vista in questa accezione, rischia di portare all’ossessione per i dettagli e all’immobilismo, bloccati dalla paura di sbagliare.
L’emotività può salvare o può disorganizzare, ma anche la razionalità può salvare o può inaridire. Soprattutto in una società con un’organizzazione profondamente instabile in cui quindi vige l’imprevedibilità e l’incertezza e in cui l’entropia, anche psicologica, è in continua crescita, come appunto accade in tutti i sistemi che tendono al disordine e al caos.
È necessario quindi riuscire a tollerare l’incertezza e far dialogare, nei momenti topici, la pancia con la testa.
NE PARLIAMO CON:
Stefano Bonometti, Pedagogista, Professore associato - Università dell’Insubria, Varese
Sara Ferraris, Psicoterapeuta dell’adolescente, Docente Scuola di specializzazione MSP, Brescia
Francesco Regondi, Top manager, dirigente multinazionale
MODERANO L'INCONTRO:
Gianni Cambiaso, Psicologo e Psicoterapeuta, membro del Comitato Scientifico della CdP Brescia
Davide Baventore, Vice-presidente OPL
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Pertanto si declina ogni responsabilità circa eventuali errori, disservizi e/o inadempimenti con riferimento agli eventi, corsi e iniziative non espressamente organizzati e/o patrocinati da OPL.
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