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Come proporre oggi interventi di sviluppo organizzativo nelle organizzazioni contemporanee? Come conciliare la fretta e l’impazienza del management con i tempi dell’apprendimento e del cambiamento?
Data evento: 25/03/2017
Orari: 10:00-13:00
Luogo evento: Casa della Psicologia - Piazza Castello 2, Milano
All'interno del Progetto Banca del Tempo di Psicologia del Lavoro
A cura di
Dario Forti
La teoria e la pratica dello sviluppo organizzativo rappresentano un pezzo significativo della cultura professionale dei consulenti e degli psicologi del lavoro italiani che si sono formati alla scuola della consulenza di processo di E. Schein e del movimento dell’O.D. (Organization Development).
Al tempo stesso consulenti e psicologi hanno fatto i conti con le ricorrenti critiche alla possibilità di affrontare i passaggi e le crisi delle organizzazioni con la filosofia dell’OD. Mai finora tuttavia è venuta meno la convinzione che nelle organizzazioni ci fossero spazio e tempo sufficienti per rispondere al bisogno e alla domanda di sostegno da parte dei soggetti organizzativi (persone e gruppi) alle prese con il faticoso processo di apprendimento-cambiamento.
Da qualche tempo però sembra che siano i soggetti organizzativi stessi a mostrare resistenza nei confronti dell’approccio riflessivo e partecipativo che sta alla base dell’OD.
Casi recenti di intervento in azienda possono offrire lo spunto per una considerazione aperta e senza remore di ciò che è ancora attuale e di ciò che invece è da ripensare in questo approccio.
Letture consigliate
Bruttini P., Senerchia B., a cura di, Coaching: come trasformare individui e organizzazioni, Ipsoa 2015, pp. 272-293
Forti D., Varchetta G., L’approccio psicosocioanalitico allo sviluppo delle organizzazioni, FrancoAngeli 2011, pp. 164-186 e 149-159
Jones M.L., “What do managers do during major organisational change”, in Proceedings of the 2010 IABR & ITLC Conference, The Clute Institute for Academic Research, Littleton, CO., 1-16 (disponibile all’indirizzo
http://ro.uow.edu.au/cgi/viewcontent.cgi?article=1768&context=commpapers)
Petitta L., L’intervento per lo sviluppo organizzativo, FrancoAngeli 2011, pp. 54-68
Per poter aderire:
Tutti i colleghi interessati (fin ad un massimo di 20 persone) potranno aderire a questi appuntamenti e potranno discutere e condividere all'interno del gruppo tecniche, casi, procedure applicate durante il loro agire professionale. Alla base di questa proposta vi è la logica dello scambio tipico della banca del tempo quindi ciascuno partecipante sarà invitato ad indicare al momento dell’adesione quale contributo intende portare in relazione al suo livello di expertise sul tema in oggetto. Per questo il gruppo ha identificato 3 fasce per identificare il grado di esperienza sull’argomento:
Consultant e senior potranno portare come contributo la loro esperienza diretta sul campo mentre ai junior verrà richiesto di prepararsi specificatamente sul tema attraverso l’identificazione di un contributo scelto tra alcuni indicati dal conduttore insieme all’abstract del tema.
All’inizio e al termine degli incontri ciascuno partecipante potrà indicare un tema su cui desidererebbe offrire o chiedere un supporto nelle sessioni successive.
Chi volesse partecipare a questo primo appuntamento deve inviare una mail a psicologiadellavoro@opl.it, entro il 10 marzo, manifestando il proprio interesse e indicando:
Una volta raccolte le adesioni sarete ricontattati per i dettagli organizzativi.
Orari: 10:00-13:00
Luogo evento: Casa della Psicologia - Piazza Castello 2, Milano
All'interno del Progetto Banca del Tempo di Psicologia del Lavoro
A cura di
Dario Forti
La teoria e la pratica dello sviluppo organizzativo rappresentano un pezzo significativo della cultura professionale dei consulenti e degli psicologi del lavoro italiani che si sono formati alla scuola della consulenza di processo di E. Schein e del movimento dell’O.D. (Organization Development).
Al tempo stesso consulenti e psicologi hanno fatto i conti con le ricorrenti critiche alla possibilità di affrontare i passaggi e le crisi delle organizzazioni con la filosofia dell’OD. Mai finora tuttavia è venuta meno la convinzione che nelle organizzazioni ci fossero spazio e tempo sufficienti per rispondere al bisogno e alla domanda di sostegno da parte dei soggetti organizzativi (persone e gruppi) alle prese con il faticoso processo di apprendimento-cambiamento.
Da qualche tempo però sembra che siano i soggetti organizzativi stessi a mostrare resistenza nei confronti dell’approccio riflessivo e partecipativo che sta alla base dell’OD.
Casi recenti di intervento in azienda possono offrire lo spunto per una considerazione aperta e senza remore di ciò che è ancora attuale e di ciò che invece è da ripensare in questo approccio.
Letture consigliate
Bruttini P., Senerchia B., a cura di, Coaching: come trasformare individui e organizzazioni, Ipsoa 2015, pp. 272-293
Forti D., Varchetta G., L’approccio psicosocioanalitico allo sviluppo delle organizzazioni, FrancoAngeli 2011, pp. 164-186 e 149-159
Jones M.L., “What do managers do during major organisational change”, in Proceedings of the 2010 IABR & ITLC Conference, The Clute Institute for Academic Research, Littleton, CO., 1-16 (disponibile all’indirizzo
http://ro.uow.edu.au/cgi/viewcontent.cgi?article=1768&context=commpapers)
Petitta L., L’intervento per lo sviluppo organizzativo, FrancoAngeli 2011, pp. 54-68
Per poter aderire:
Tutti i colleghi interessati (fin ad un massimo di 20 persone) potranno aderire a questi appuntamenti e potranno discutere e condividere all'interno del gruppo tecniche, casi, procedure applicate durante il loro agire professionale. Alla base di questa proposta vi è la logica dello scambio tipico della banca del tempo quindi ciascuno partecipante sarà invitato ad indicare al momento dell’adesione quale contributo intende portare in relazione al suo livello di expertise sul tema in oggetto. Per questo il gruppo ha identificato 3 fasce per identificare il grado di esperienza sull’argomento:
- Junior consultant 0-2 anni di esperienza sull’argomento specifico
- consultant 2-5 anni di esperienza sull’argomento specifico
- Senior consultant 5+ anni di esperienza sull’argomento specifico
Consultant e senior potranno portare come contributo la loro esperienza diretta sul campo mentre ai junior verrà richiesto di prepararsi specificatamente sul tema attraverso l’identificazione di un contributo scelto tra alcuni indicati dal conduttore insieme all’abstract del tema.
All’inizio e al termine degli incontri ciascuno partecipante potrà indicare un tema su cui desidererebbe offrire o chiedere un supporto nelle sessioni successive.
Chi volesse partecipare a questo primo appuntamento deve inviare una mail a psicologiadellavoro@opl.it, entro il 10 marzo, manifestando il proprio interesse e indicando:
- Nome
- Cognome
- Proprio ambito di attività
- Proprio livello di esperienza sull’argomento (Junior consultant, consultant, Senior consultant)
Una volta raccolte le adesioni sarete ricontattati per i dettagli organizzativi.
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Pertanto si declina ogni responsabilità circa eventuali errori, disservizi e/o inadempimenti con riferimento agli eventi, corsi e iniziative non espressamente organizzati e/o patrocinati da OPL.
Pertanto si declina ogni responsabilità circa eventuali errori, disservizi e/o inadempimenti con riferimento agli eventi, corsi e iniziative non espressamente organizzati e/o patrocinati da OPL.
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