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"Le esperienze di perdita nel bambini e nell'adolescente: separazioni, lutti, traumi" - Il Potere del Sentire: 6° ciclo di conferenze gratuite 2018/2019
Data evento: dal 23/11/2018 al 24/05/2019
Orari: 20:30
Luogo evento: Auditorium collegio Vescovile S. Alessandro di Bergamo (BG)
Organizzato da: Centro Divenire
Ognuno è circondato da barriere che lo separano dagli altri, come il pulcino dentro il guscio”, dice il Poeta Tagore. Quanto abissale può essere la distanza che separa l’uomo dal mondo? Quanto l’altro può sembrarci qualcosa di irraggiungibile perché troppo diverso ed ostico per essere compreso? Cosa ci impedisce di emergere dal guscio e vivere con maggior pienezza? In questo ciclo di conferenze, con il contributo di relatori di fama nazionale e internazionale, esploreremo le origini, le declinazioni e le conseguenze sul piano personale e sociale del “sentirsi estranei” a sé stessi e agli altri. Attraverso i contributi di ognuno proveremo a tratteggiare gli infiniti volti dello straniero che abita dentro di noi per scoprire la nostra complessità e accedere alle infinite, vitali e misteriose potenzialità della nostra psiche. Tutte le conferenze sono a ingresso libero e gratuito.
“Ciò che siamo e la vita che conduciamo sono determinati nel bene e nel male, dalle nostre esperienze di perdita” Judith Viorst La morte, come ogni separazione o modificazione dell’assetto di vita (cambio di scuola, divorzio/separazione dai genitori, modifica della struttura familiare, ecc), rappresenta un cambiamento per un bambino e lo porta a rimettere in discussione il proprio Sé e il proprio mondo di riferimento. La morte violenta come un omicidio o un suicidio aumenta il disagio psicologico e il rischio di complicanze. Anche quando il bambino non assiste direttamente alla morte improvvisa e violenta del genitore possono verificarsi traumi sostituivi derivanti dall’ascoltare descrizioni ripetute dell’evento o dal percepire la sofferenza dei membri della famiglia, nelle loro voci agitate e nelle loro espressioni facciali. In caso di suicidio il senso di perdita dura più a lungo. Lo shock e il rifiuto dell’accaduto possono essere molto più intensi e il pensiero torna più frequentemente alle immagini del suicidio. Ne consegue un senso di abbandono e rifiuto da parte della persona deceduta che innesca una forte rabbia e la colpa per non essere riusciti a prevenire l’evento. L’imbarazzo e il disagio degli altri acuisce il senso di isolamento e il sopravvissuto può addirittura identificarsi col suicida e provare un senso di minaccia personale. Solo dopo il terzo anno dalla perdita questo tipo di lutto non presenta differenze significative dagli altri. Nel corso dell’intervento si affronterà il tema del lutto in età evolutiva con particolare attenzione al lutto traumatico: saranno dati suggerimenti circa le risposte che è importante che arrivino dal mondo adulto (familiari, insegnanti, educatori, amici) e saranno indicate le ipotesi per il trattamento. Una particolare attenzione verrà data all’intervento con il metodo EMDR che risulta efficace per la risoluzione dei traumi che hanno una ricaduta sull’intero sviluppo del bambino e delle future generazione; perché il lutto è un evento che se non elaborato costituisce un fattore di rischio di psicopatologia.
Calendario:
23/11/2018
Auditorium collegio Vescovile S. Alessandro di Bergamo
"Le esperienze di perdita nel bambini e nell'adolescente: separazioni, lutti, traumi"
dott.ssa Anna Rita Verardo, Psicologa Psicoterapeuta
14/12/2018
Auditorium di Ranica (BG)
Non ci sto dentro! sentirsi fuori in adolescenza
dott.ssa Lucia Chiarioni Psicologa Psicoterapeuta
18/01/2019
Auditorium collegio Vescovile S. Alessandro di Bergamo
Strappati da sé stessi: il trauma come estrema alienazione
dott. Maurizio Stupiggia Psicologo Psicoterapeuta
22/02/2019
Auditorium collegio Vescovile S. Alessandro di Bergamo
Alieni moderni. Sentirsi stranieri a sé e al mondo
dott.ssa Carla Stroppa Psicologa Psicoterapeuta
22/03/2019
Auditorium di Ranica (BG)
Le donne e il male oscuro. 12 tappe per trasformare la depressione in risorsa e ritrovare l'autostima
dott.ssa Paola Leonardi Psicologa Psicoterapeuta
05/04/2019
Auditorium collegio Vescovile S. Alessandro di Bergamo
Odiare è facile. L'altro come potenziale nemico
dott. Luigi ZoJa Psicologo Psicoterapeuta
24/05/2019
Auditorium di Ranica (BG)
Quando l'altro fa male. L'estraneità, l'amore, l'amicizia, la fratellanza
dott.ssa Gloria Volpato Psicologa Psicoterapeuta
Per informazioni:
Centro Divenire
e-mail info@centrodivenire.net
Cell.: 035479090
Orari: 20:30
Luogo evento: Auditorium collegio Vescovile S. Alessandro di Bergamo (BG)
Organizzato da: Centro Divenire
Ognuno è circondato da barriere che lo separano dagli altri, come il pulcino dentro il guscio”, dice il Poeta Tagore. Quanto abissale può essere la distanza che separa l’uomo dal mondo? Quanto l’altro può sembrarci qualcosa di irraggiungibile perché troppo diverso ed ostico per essere compreso? Cosa ci impedisce di emergere dal guscio e vivere con maggior pienezza? In questo ciclo di conferenze, con il contributo di relatori di fama nazionale e internazionale, esploreremo le origini, le declinazioni e le conseguenze sul piano personale e sociale del “sentirsi estranei” a sé stessi e agli altri. Attraverso i contributi di ognuno proveremo a tratteggiare gli infiniti volti dello straniero che abita dentro di noi per scoprire la nostra complessità e accedere alle infinite, vitali e misteriose potenzialità della nostra psiche. Tutte le conferenze sono a ingresso libero e gratuito.
“Ciò che siamo e la vita che conduciamo sono determinati nel bene e nel male, dalle nostre esperienze di perdita” Judith Viorst La morte, come ogni separazione o modificazione dell’assetto di vita (cambio di scuola, divorzio/separazione dai genitori, modifica della struttura familiare, ecc), rappresenta un cambiamento per un bambino e lo porta a rimettere in discussione il proprio Sé e il proprio mondo di riferimento. La morte violenta come un omicidio o un suicidio aumenta il disagio psicologico e il rischio di complicanze. Anche quando il bambino non assiste direttamente alla morte improvvisa e violenta del genitore possono verificarsi traumi sostituivi derivanti dall’ascoltare descrizioni ripetute dell’evento o dal percepire la sofferenza dei membri della famiglia, nelle loro voci agitate e nelle loro espressioni facciali. In caso di suicidio il senso di perdita dura più a lungo. Lo shock e il rifiuto dell’accaduto possono essere molto più intensi e il pensiero torna più frequentemente alle immagini del suicidio. Ne consegue un senso di abbandono e rifiuto da parte della persona deceduta che innesca una forte rabbia e la colpa per non essere riusciti a prevenire l’evento. L’imbarazzo e il disagio degli altri acuisce il senso di isolamento e il sopravvissuto può addirittura identificarsi col suicida e provare un senso di minaccia personale. Solo dopo il terzo anno dalla perdita questo tipo di lutto non presenta differenze significative dagli altri. Nel corso dell’intervento si affronterà il tema del lutto in età evolutiva con particolare attenzione al lutto traumatico: saranno dati suggerimenti circa le risposte che è importante che arrivino dal mondo adulto (familiari, insegnanti, educatori, amici) e saranno indicate le ipotesi per il trattamento. Una particolare attenzione verrà data all’intervento con il metodo EMDR che risulta efficace per la risoluzione dei traumi che hanno una ricaduta sull’intero sviluppo del bambino e delle future generazione; perché il lutto è un evento che se non elaborato costituisce un fattore di rischio di psicopatologia.
Calendario:
23/11/2018
Auditorium collegio Vescovile S. Alessandro di Bergamo
"Le esperienze di perdita nel bambini e nell'adolescente: separazioni, lutti, traumi"
dott.ssa Anna Rita Verardo, Psicologa Psicoterapeuta
14/12/2018
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dott.ssa Lucia Chiarioni Psicologa Psicoterapeuta
18/01/2019
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dott. Maurizio Stupiggia Psicologo Psicoterapeuta
22/02/2019
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22/03/2019
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05/04/2019
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24/05/2019
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Per informazioni:
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