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Riflessioni sull'utilizzo dei mezzi tecnologici
Data evento: 24/11/2018
Orari: 09:30 - 13:00/14:30 - 18:00
Luogo evento: Centro Pastorale Diocesano – via Sant’Antonio del Fuoco 9/a, Cremona
Convegno organizzato da Istituto di Analisi Immaginativa
Termine iscrizioni: 15 novembre 2018
Destinatari dell'evento: Psicologi, Psicoterapeuti, Educatori, Insegnanti.
Partecipazione gratuita previa iscrizione (50 posti disponibili)
Viene messo sempre più in evidenza che i social network sono diventati un rimedio all’angoscia. L’angoscia di mostrare quello sconosciuto che ciascuno di noi è diventato per sé stesso e al quale non si sa che parola rivolgere perché la nostra identità non ha più contorni ben delineati.
Con lo smartphone sempre in mano, non conosciamo più il riposo, né l’ozio, la lettura, l’ascolto della musica, la riflessione… E questo perché nell’ideologia dei mezzi tecnologici di comunicazione, l’unico indicatore della riconoscibilità dell’uomo dipende da quanti “mi piace” richiede. Non solo la nostra anima soffre ma anche il nostro sistema nervoso. Diventa indispensabile e urgente attuare una cultura che sappia rinunciare all’individualismo sfrenato e aggressivo negli ultimi decenni per privilegiare il “noi” rispetto all’ “io”.
Referente: Betty
Telefono: 0372 457495
e-mail: info@scuolaiai.it
Orari: 09:30 - 13:00/14:30 - 18:00
Luogo evento: Centro Pastorale Diocesano – via Sant’Antonio del Fuoco 9/a, Cremona
Convegno organizzato da Istituto di Analisi Immaginativa
Termine iscrizioni: 15 novembre 2018
Destinatari dell'evento: Psicologi, Psicoterapeuti, Educatori, Insegnanti.
Partecipazione gratuita previa iscrizione (50 posti disponibili)
Viene messo sempre più in evidenza che i social network sono diventati un rimedio all’angoscia. L’angoscia di mostrare quello sconosciuto che ciascuno di noi è diventato per sé stesso e al quale non si sa che parola rivolgere perché la nostra identità non ha più contorni ben delineati.
Con lo smartphone sempre in mano, non conosciamo più il riposo, né l’ozio, la lettura, l’ascolto della musica, la riflessione… E questo perché nell’ideologia dei mezzi tecnologici di comunicazione, l’unico indicatore della riconoscibilità dell’uomo dipende da quanti “mi piace” richiede. Non solo la nostra anima soffre ma anche il nostro sistema nervoso. Diventa indispensabile e urgente attuare una cultura che sappia rinunciare all’individualismo sfrenato e aggressivo negli ultimi decenni per privilegiare il “noi” rispetto all’ “io”.
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