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Casa della Psicologia
Torna all'elencoSICURI DA MORIRE - Cos'è il senso di sicurezza, cosa non è e come fare per costruirlo
Data evento: 06/06/2022
Orari: 21.00
Luogo evento: Online su Piattaforma GoToWebinar
L'essere umano ha profondamente bisogno di sentirsi al sicuro. Mentre molti animali necessitano, alla nascita, di essere preparati alle sfide del mondo per la loro sopravvivenza, i cuccioli dell’uomo hanno il lusso di anni di totale dipendenza, in relazione con figure di accudimento auspicabilmente sintonizzate, che alimentano un sentimento viscerale di sicurezza, indispensabile per calmarci, curarci e crescere. Questo senso di sicurezza primario, transitorio e 'ingannevole', contribuisce allo sviluppo di un buon funzionamento psichico, costituendo quella ‘base sicura’ da cui possiamo partire per l’esplorazione del mondo, con l’opportunità di porre l’imprevedibilità degli eventi all’interno di un sistema di significato, potendola affrontare, magari generando nuove acquisizioni semantiche e nuove abilità. In questo modo, saremo più in grado di sperimentare e sopportare anche il dolore connesso a episodi esistenziali scompensanti. Alcuni eventi di vita, tuttavia, non hanno un significato: i traumi, ad esempio, squarciano la soggettività ed esitano quasi sempre in manifestazioni psicopatologiche importanti (C. Albasi, 2009), con l’emergere di modalità esistenziali da sopravvivenza e l‘innescarsi di meccanismi difensivi primitivi di attacco, fuga, sottomissione, con un sistema di coinvolgimento sociale completamente in scacco e con una capacità di pensare e di riflettere completamente annientata.
È per questa ragione che si afferma che il primo intervento per la cura dei traumi è quello di costruire, per quanto si possa, condizioni di sicurezza esterne e interne.
Ma se il senso di sicurezza è così importante per gli esseri umani è, di conseguenza, anche facilmente manipolabile, magari attraverso la costruzione di minacce che generano paura e impotenza e che spingono a evitare e a respingere situazioni e persone vissute come pericolose, costringendoci a trincerarci dietro muri (in senso reale e metaforico) apparentemente protettivi ma profondamente nocivi e impoverenti la natura umana: "i muri lasciano soli coloro che li fabbricano...lasciano fuori tanta gente, e coloro che rimangono dentro resteranno sconfitti dalla storia per delle invasioni potenti" (Papa Bergoglio, 2019).
É quindi fondamentale, soprattutto in questo periodo storico, la promozione - a tutti i livelli - di quel senso di sicurezza che ci rende possibile onorare la nostra condizione di essere umani, favorendo la crescita attraverso l'apertura e l’incontro con la 'bellezza', che include la conoscenza e l'empatia.
Ci fermeremo, quindi, a riflettere su come alimentare la base sicura per noi e per gli altri, su quali risorse emotive e creative sviluppare, su cosa è per ciascuno di noi il senso di sicurezza e su come a volte non può che coincidere con la pace, interna ed esterna.
NE PARLEREMO CON:
Concetta Feo, psicologa, Medici Senza Frontiere
Lorenzo Marone, scrittore
Nadia Terranova, scrittrice
MODERATORI:
Maria Silvana Patti, membro del Comitato Scientifico della Casa della Psicologia
Davide Baventore, vice-presidente OPL
EVENTO GRATUITO E APERTO A TUTTI
Per iscriverti al Webinar CLICCA QUI
Orari: 21.00
Luogo evento: Online su Piattaforma GoToWebinar
L'essere umano ha profondamente bisogno di sentirsi al sicuro. Mentre molti animali necessitano, alla nascita, di essere preparati alle sfide del mondo per la loro sopravvivenza, i cuccioli dell’uomo hanno il lusso di anni di totale dipendenza, in relazione con figure di accudimento auspicabilmente sintonizzate, che alimentano un sentimento viscerale di sicurezza, indispensabile per calmarci, curarci e crescere. Questo senso di sicurezza primario, transitorio e 'ingannevole', contribuisce allo sviluppo di un buon funzionamento psichico, costituendo quella ‘base sicura’ da cui possiamo partire per l’esplorazione del mondo, con l’opportunità di porre l’imprevedibilità degli eventi all’interno di un sistema di significato, potendola affrontare, magari generando nuove acquisizioni semantiche e nuove abilità. In questo modo, saremo più in grado di sperimentare e sopportare anche il dolore connesso a episodi esistenziali scompensanti. Alcuni eventi di vita, tuttavia, non hanno un significato: i traumi, ad esempio, squarciano la soggettività ed esitano quasi sempre in manifestazioni psicopatologiche importanti (C. Albasi, 2009), con l’emergere di modalità esistenziali da sopravvivenza e l‘innescarsi di meccanismi difensivi primitivi di attacco, fuga, sottomissione, con un sistema di coinvolgimento sociale completamente in scacco e con una capacità di pensare e di riflettere completamente annientata.
È per questa ragione che si afferma che il primo intervento per la cura dei traumi è quello di costruire, per quanto si possa, condizioni di sicurezza esterne e interne.
Ma se il senso di sicurezza è così importante per gli esseri umani è, di conseguenza, anche facilmente manipolabile, magari attraverso la costruzione di minacce che generano paura e impotenza e che spingono a evitare e a respingere situazioni e persone vissute come pericolose, costringendoci a trincerarci dietro muri (in senso reale e metaforico) apparentemente protettivi ma profondamente nocivi e impoverenti la natura umana: "i muri lasciano soli coloro che li fabbricano...lasciano fuori tanta gente, e coloro che rimangono dentro resteranno sconfitti dalla storia per delle invasioni potenti" (Papa Bergoglio, 2019).
É quindi fondamentale, soprattutto in questo periodo storico, la promozione - a tutti i livelli - di quel senso di sicurezza che ci rende possibile onorare la nostra condizione di essere umani, favorendo la crescita attraverso l'apertura e l’incontro con la 'bellezza', che include la conoscenza e l'empatia.
Ci fermeremo, quindi, a riflettere su come alimentare la base sicura per noi e per gli altri, su quali risorse emotive e creative sviluppare, su cosa è per ciascuno di noi il senso di sicurezza e su come a volte non può che coincidere con la pace, interna ed esterna.
NE PARLEREMO CON:
Concetta Feo, psicologa, Medici Senza Frontiere
Lorenzo Marone, scrittore
Nadia Terranova, scrittrice
MODERATORI:
Maria Silvana Patti, membro del Comitato Scientifico della Casa della Psicologia
Davide Baventore, vice-presidente OPL
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Nella sezione “EVENTI” del sito, OPL offre ai propri iscritti e ai cittadini un servizio di informazione su eventi, corsi e iniziative d’interesse nella divulgazione e formazione della psicologia, non necessariamente promosse e/o patrocinate da OPL , bensì su iniziativa di soggetti terzi.
Pertanto si declina ogni responsabilità circa eventuali errori, disservizi e/o inadempimenti con riferimento agli eventi, corsi e iniziative non espressamente organizzati e/o patrocinati da OPL.
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