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Presentazione libro "La normalità del male"
Data evento: 08/07/2019
Orari: 21:00
Luogo evento: Casa della Psicologia - piazza Castello 2, Milano
Organizzato da: Tatti Giovanna
La serata nasce per condividere riflessioni attorno al libro di Isabella Merzagora, La normalità del male, edito Raffaello Cortina. L’ autrice analizza come si è arrivati alle dinamiche che caratterizzarono il nazismo e la Shoah, con un occhio attento alla storia (anche della criminologia e dei suoi studiosi) e uno sempre fisso sul presente. Mentre, abitualmente, la criminologia si occupa di atrocità che si possono considerare eccezioni, anomalie, qui ci si interroga sul perché interi popoli o comunque migliaia, centinaia di migliaia di persone possano rendersi responsabili di massacri e poi tornare alla loro normalità.
Mentre, oggigiorno, si assiste a una netta diminuzione della violenza, contemporaneamente crescono interesse e paura del crimine. E interesse e paura riguardano gli omicidi dei singoli, mentre cadono nell’ oblio quegli eccidi di massa che hanno fatto definire il Novecento “il secolo dei genocidi”. Cittadini e studiosi, a cominciare dai criminologi, hanno dato diverse risposte al perché si commettano crimini per lo più occupandosi degli omicidi che abbiamo definito dei singoli, risposte talora centrate sulla intrinseca diversità dei criminali.
Ma come spiegare invece che interi popoli o comunque migliaia, centinaia di migliaia di persone “comuni” possano condividere il male estremo come avviene nei genocidi?
L’autrice del libro converserà con Roberto Cornelli, Ronny Jaffè, Giovanna Tatti
Ingresso libero, fino a esaurimento posti (massimo 80 posti). È gradita iscrizione al lanormalitadelmale@gmail.com
Orari: 21:00
Luogo evento: Casa della Psicologia - piazza Castello 2, Milano
Organizzato da: Tatti Giovanna
La serata nasce per condividere riflessioni attorno al libro di Isabella Merzagora, La normalità del male, edito Raffaello Cortina. L’ autrice analizza come si è arrivati alle dinamiche che caratterizzarono il nazismo e la Shoah, con un occhio attento alla storia (anche della criminologia e dei suoi studiosi) e uno sempre fisso sul presente. Mentre, abitualmente, la criminologia si occupa di atrocità che si possono considerare eccezioni, anomalie, qui ci si interroga sul perché interi popoli o comunque migliaia, centinaia di migliaia di persone possano rendersi responsabili di massacri e poi tornare alla loro normalità.
Mentre, oggigiorno, si assiste a una netta diminuzione della violenza, contemporaneamente crescono interesse e paura del crimine. E interesse e paura riguardano gli omicidi dei singoli, mentre cadono nell’ oblio quegli eccidi di massa che hanno fatto definire il Novecento “il secolo dei genocidi”. Cittadini e studiosi, a cominciare dai criminologi, hanno dato diverse risposte al perché si commettano crimini per lo più occupandosi degli omicidi che abbiamo definito dei singoli, risposte talora centrate sulla intrinseca diversità dei criminali.
Ma come spiegare invece che interi popoli o comunque migliaia, centinaia di migliaia di persone “comuni” possano condividere il male estremo come avviene nei genocidi?
L’autrice del libro converserà con Roberto Cornelli, Ronny Jaffè, Giovanna Tatti
Ingresso libero, fino a esaurimento posti (massimo 80 posti). È gradita iscrizione al lanormalitadelmale@gmail.com
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