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Eventi aperti a tutta la cittadinanza
Torna all'elencoIsraele e Palestina: un dialogo oltre le divisioni.
Che cosa è successo, che cosa sta succedendo, che cosa si può fare
Data evento: 22/01/2024
Orari: 21:00 - 23:00
Luogo evento: Casa della Psicologia - piazza Castello 2, Milano - Online su piattaforma GoToWebinar
Mentre scriviamo queste righe infiamma la guerra tra Israele e Hamas, tenendoci con il fiato sospeso e nella certezza che il costo in termini di vite umane è altissimo e può solo aumentare. Il conflitto israelo-palestinese è una ferita aperta all'interno della comunità internazionale da molti anni; se cercate "inizio conflitto israelo-palestinese" su un motore di ricerca non otterrete la data del 7 ottobre 2023 - giorno nel quale sono riprese le ostilità - ma il 1948, a ricordare quanto ampio e duraturo sia stato il fallimento del dialogo e la ricerca di un accordo. Un fallimento che certamente coinvolge la stessa comunità internazionale, sempre spaccata nel sostegno a una o all'altra parte e incapace di costruire e dare corpo a soluzioni che promuovessero una convivenza, certamente difficile, ma che la ragione ci impone di ritenere possibile.
È un'ostilità che certamente richiama il tema del senso di colpa, quello europeo perché proprio l'Europa è stata teatro della Shoah e questo dato storico non può che pesare sulle coscienze di ciascuno, e quello del mondo arabo incapace di impedire la nakba e impotente spettatore delle sorti di una terra che era abituato a pensare sua. E come in tutti i conflitti apparentemente irrisolvibili sembra impossibile individuare l'atto che ha dato inizio a tutto questo, l'errore o l'offesa originaria perché le ragioni degli uni e degli altri si intrecciano in un teorema potenzialmente infinito di reciproche accuse in cui l'aggressione messa in atto da una parte è sempre giustificabile sulla base di un'offesa precedentemente subita.
Proprio per la cronicità di questo conflitto e per la difficoltà di parlarne senza assumere d'istinto le difese di una o dell'altra parte vogliamo interrogarci sul dialogo e sulle condizioni che lo rendono possibile, sulle vie d'uscita immaginabili e sugli aspetti della convivenza umana che ciclicamente sembrano incepparsi individuando nell'esercizio della forza l'unica soluzione apparente.
NE PARLEREMO CON:
Sumaya Abdel Qader, sociologa, ricercatrice presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Emanuele Fiano, politico e già parlamentare PD
Damiano Rizzi, psicologo e psicoterapeuta, co-fondatore e Presidente di Fondazione Soleterre
MODERA:
Davide Baventore, Vicepresidente OPL
Evento aperto a tutta la cittadinanza.
L’iscrizione è obbligatoria. I posti sono limitati.
Orari: 21:00 - 23:00
Luogo evento: Casa della Psicologia - piazza Castello 2, Milano - Online su piattaforma GoToWebinar
Mentre scriviamo queste righe infiamma la guerra tra Israele e Hamas, tenendoci con il fiato sospeso e nella certezza che il costo in termini di vite umane è altissimo e può solo aumentare. Il conflitto israelo-palestinese è una ferita aperta all'interno della comunità internazionale da molti anni; se cercate "inizio conflitto israelo-palestinese" su un motore di ricerca non otterrete la data del 7 ottobre 2023 - giorno nel quale sono riprese le ostilità - ma il 1948, a ricordare quanto ampio e duraturo sia stato il fallimento del dialogo e la ricerca di un accordo. Un fallimento che certamente coinvolge la stessa comunità internazionale, sempre spaccata nel sostegno a una o all'altra parte e incapace di costruire e dare corpo a soluzioni che promuovessero una convivenza, certamente difficile, ma che la ragione ci impone di ritenere possibile.
È un'ostilità che certamente richiama il tema del senso di colpa, quello europeo perché proprio l'Europa è stata teatro della Shoah e questo dato storico non può che pesare sulle coscienze di ciascuno, e quello del mondo arabo incapace di impedire la nakba e impotente spettatore delle sorti di una terra che era abituato a pensare sua. E come in tutti i conflitti apparentemente irrisolvibili sembra impossibile individuare l'atto che ha dato inizio a tutto questo, l'errore o l'offesa originaria perché le ragioni degli uni e degli altri si intrecciano in un teorema potenzialmente infinito di reciproche accuse in cui l'aggressione messa in atto da una parte è sempre giustificabile sulla base di un'offesa precedentemente subita.
Proprio per la cronicità di questo conflitto e per la difficoltà di parlarne senza assumere d'istinto le difese di una o dell'altra parte vogliamo interrogarci sul dialogo e sulle condizioni che lo rendono possibile, sulle vie d'uscita immaginabili e sugli aspetti della convivenza umana che ciclicamente sembrano incepparsi individuando nell'esercizio della forza l'unica soluzione apparente.
NE PARLEREMO CON:
Sumaya Abdel Qader, sociologa, ricercatrice presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Emanuele Fiano, politico e già parlamentare PD
Damiano Rizzi, psicologo e psicoterapeuta, co-fondatore e Presidente di Fondazione Soleterre
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Davide Baventore, Vicepresidente OPL
Evento aperto a tutta la cittadinanza.
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Pertanto si declina ogni responsabilità circa eventuali errori, disservizi e/o inadempimenti con riferimento agli eventi, corsi e iniziative non espressamente organizzati e/o patrocinati da OPL.
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