Skip to Content
Accedi con credenziali OPL
INVIA Non ricordo il mio numero di iscrizione all’ordine Recupera password
Inserire il numero di iscrizione all'ordine e la data di nascita per reimpostare la password
Non ricordo il mio numero di iscrizione all'ordine Torna al login
INVIA
Torna al login
INVIA
bottone apertura menu mobile
NoMessaggio
X
NoMessaggio
X
Il ruolo della Psicologia nell’elaborazione dei traumi storici e dei genocidi
Evento OPL Data evento: 27/01/2016
Orari: 21:00
Luogo evento: Casa della Psicologia - Piazza Castello 2, Milano

immagine articolo Il ruolo della Psicologia nell’elaborazione dei traumi storici e dei genocidi Il 27 gennaio 2016 cade il settantunesimo anniversario della liberazione (27 gennaio 1945)  di Auschwitz, campo nazista di  concentramento e sterminio,  da parte dell’esercito sovietico.  I soldati trovarono settemila deportati ancora in vita. Nelle camere a gas tra il 1940 e il 1945 erano stati uccisi più di un milione di deportati. Tra le testimonianze che ci sono giunte dell’esperienza di Auschwitz spicca quella di  Primo Levi, resa in  Se questo è un uomo.

I prigionieri erano in gran parte ebrei, ma  in misura minore furono internati  oppositori  politici, e persone discriminate come “degenerate”   come gli omosessuali, o  condannate dai nazisti  perché di   “razza” non pura  come gli  zingari Rom e Sinti.  Il 27 gennaio è  diventato ufficialmente il giorno della commemorazione internazionale delle  vittime del nazismo nel 2005.

In  Italia  la commemorazione, chiamata  Giornata della Memoria,  è stata istituita nel 2000.

Perché la generazione che ha vissuto le persecuzioni nazifasciste in prima persona si impegna a trasmettere un messaggio di riflessione ai più giovani? Perché ricordare e testimoniare i genocidi del passato è il primo passo perché non si ripetano le tragedie storiche   del Novecento. 

Perché la psicologia per la Giornata della memoria?

Perché la psicologia riconosce la specificità dei processi di memorizzazione in situazioni traumatiche. E questo sia a livello di traumi individuali sia di traumi storici collettivi

Ricordiamo il lavoro di ricerca e  clinico svolto da psicologi e psicoanalisti con i discendenti dei sopravvissuti alla Shoah, lo sterminio degli Ebrei. E l’enorme lavoro degli psicoanalisti argentini che hanno rivelato i meccanismi  di conformismo  e di rimozione sociale della violenza nell’Argentina degli Anni Settanta, che vide il massacro di trentamila desaparecidos.

Si è  riconosciuto attraverso le ricerche che  i processi di testimonianza  sono la  base indispensabile dei processi di  rielaborazione e riparazione dei traumi.

La psicologia, che si occupa della mente umana, comporta  una grande responsabilità nei confronti della vita umana: a livello sia individuale sia collettivo.

Per  onorare questa responsabilità è indispensabile  ascoltare le voci di coloro che sono stati coinvolti  dagli eventi studiati, e quindi in questo caso dai traumi  storici delle persecuzioni nazifasciste, per averli  vissuti direttamente.  Le voci dei  testimoni.

OPL propone un evento che vede la partecipazione di alcune note colleghe. Si tratta di  due testimoni d’eccezione:

Silvia Vegetti Finzi e Stella Bolaffi Benuzzi.

e  di
Anna Ferruta e Valeria Egidi Morpurgo , che animeranno il dibattito come moderatrici

Ecco qualche informazione in più su chi ci guiderà in questa riflessione corale, clinica e biografica insieme.

Silvia Vegetti Finzi è psicologa e scrittrice; ha svolto attività psicoterapeutica per i problemi della famiglia e del bambino ed è stata docente universitaria di Psicologia Dinamica a Pavia. Insignita del Premio Musatti della Società Psicoanalitica Italiana per la sua attività di  storica della psicoanalisi, è nota per aver avvicinato  la psicoanalisi al grande pubblico con una  vasta produzione di  libri, tra i quali  I bambini sono cambiati, L’età incerta, Nuovi nonni per nuovi nipoti e  con numerose collaborazioni giornalistiche.  

Nel libro Una bambina senza  stella, Rizzoli 2015, Silvia Vegetti Finzi parla della sua esperienza di bambina "ebrea a metà" allontanata  dai genitori a causa della persecuzione antiebraica, e della guerra, e riportata  a casa solo dopo  quattro anni.  Le esperienze di non accettazione e di solitudine vissute dalla piccola sono raccontate con grande misura, senza alcun autocompatimento, così come è narrata  la capacità di resistere alle difficoltà grazie alla forza dell’immaginazione. Tutto ciò  diventa  un  racconto che va al di là delle vicende personali e fa luce sia sulle risorse insospettate dei bambini  sia sul peso del non detto nei traumi collettivi perché “il  senso di colpa infetta anche le vittime” della violenza.

Stella Bolaffi Benuzzi, psicologa e psicoanalista, è Membro Ordinario della Società psicoanalitica italiana e dell’IPA,  è stata giudice esperto del Tribunale per i Minorenni di Milano e consulente di vari Servizi Socio-assistenziali. Figlia di un comandante partigiano ebreo attivo nella Resistenza piemontese, è autrice di  testi in  volumi collettivi sulla lotta di Liberazione in Italia.

Nel libro La balma delle streghe, Giuntina 2013, l’autrice racconta la storia della sua vita, in cui spicca  quella stagione dell’infanzia  in cui dovette vivere nascosta, con i suoi familiari, per evitare la cattura e la deportazione in campo di concentramento. Nel volume, i brani del dialogo  con l’analista durante l’analisi personale  fanno da  filo conduttore al racconto, tra humour e dramma,  delle vicende dell’infanzia e della  gioventù. Sullo sfondo,   la  grande storia con le tragedie della guerra e delle persecuzioni.

Introducono il dibattito:
Anna Ferruta,  psicologa, psicoanalista,  Membro Ordinario con funzioni di Training della SPI e dell'IPA e del Centro Milanese di Psicoanalisi. Attualmente è Segretario del Training della SPI.
Valeria Egidi Morpurgo, psicologa,  psicoanalista, Membro Ordinario della SPI e dell'IPA, e del Centro Milanese di Psicoanalisi. Dirige la collana Psicoanalisi-Psicoterapia analitica dell’editore Franco Angeli

Entrambe coordinano il gruppo di studio su Traumi storici collettivi e loro tracce nella cura della SPI e della Federazione Psicoanalitica Europea.
 
L’evento vedrà la partecipazione del Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia, Riccardo Bettiga.

Per partecipare, occorre inoltrare una mail a partecipazione.eventi@opl.it specificando i propri dati e il titolo dell’incontro, con la rispettiva data. I posti a disposizione sono 80.
Aggiungi al tuo calendario questo evento
File e link correlati Intervento di Valeria Egidi Locandina
Disclaimer Nella sezione “EVENTI” del sito, OPL offre ai propri iscritti e ai cittadini un servizio di informazione su eventi, corsi e iniziative d’interesse nella divulgazione e formazione della psicologia, non necessariamente promosse e/o patrocinate da OPL , bensì su iniziativa di soggetti terzi.
Pertanto si declina ogni responsabilità circa eventuali errori, disservizi e/o inadempimenti con riferimento agli eventi, corsi e iniziative non espressamente organizzati e/o patrocinati da OPL.
X
Per rendere il nostro sito più facile ed intuitivo facciamo uso dei cookie. I cookie sono un piccoli file di testo che vengono memorizzati sul dispositivo del visitatore quando questo naviga sui siti web tramite l'utilizzo del proprio browser preferito. Utilizziamo i dati raccolti grazie ai cookie per rendere l'esperienza di navigazione più piacevole e più efficiente in futuro. L'adozione e il successivo utilizzo dei cookie sono stati oggetto di una attenta analisi tenendo conto delle disposizioni vigenti e delle indicazioni e disposizioni fornite dal Garante Privacy negli anni, consultabili al seguente collegamento https://www.garanteprivacy.it/temi/cookie . Di seguito potete trovare il link dell'informativa estesa.
Rifiuta
Personalizza
Accetta