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Webinar
Torna all'elencoLa dipendenza interpersonale: definizione teorica e rilevanza clinica
Data evento: 28/06/2023
Orari: 21:00 - 22:30
Luogo evento: Online su piattaforma GoToWebinar
La dipendenza interpersonale può essere concettualizzata come un costrutto multidimensionale che, partendo dalla nozione di dipendenza sana, prevede le due varianti maladattive di distacco disfunzionale e iperdipendenza (Bornstein & Languirand, 2013). Quando le capacità dell’individuo di porsi in relazioni interpersonali reciprocamente supportive e al tempo stesso autonomizzanti sono compromesse, si può infatti riscontrare una modalità di stare con l’altro passiva, sottomessa e bisognosa da una parte, oppure una difficoltà a coltivare legami sociali, rimanendo ritirati e disconnessi, dall’altra. Mentre la dipendenza sana è associata a numerosi outcome positivi di salute mentale e fisica, entrambe le varianti maladattive sono legate a difficoltà sul piano psicologico, comportamentale, e dico involgimento nei trattamenti psicologici (es., Denckla et al., 2015; Grant et al., 2004; Huprich et al., 2013).
Recentemente è inoltre in corso di studio il ruolo della dipendenza personale nello sviluppo di comportamenti da abuso e uso maladattivo di smartphone e social network (Gritti et al., 2022). Nel presente intervento si fornirà un inquadramento del costrutto della dipendenza interpersonale e delle sue presentazioni cliniche secondo i modelli scientifici contemporanei, sottolineandone l’importanza nella presa in carico clinica del paziente.
Saranno inoltre forniti i riferimenti al Relationship Profile Test (RPT: Bornstein et al., 2003; Gritti et al., 2021), questionario autosomministrato utile per tracciare un primo inquadramento del funzionamento interpersonale dell’individuo, con accenni a casi clinici esemplificativi.
RELATRICE:
Emanuela S. Gritti, Psicoterapeuta, psicodiagnosta, PhD in Psicologia Sociale, Cognitiva e Clinica, è professore a contratto presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e l’Università Urbino Carlo Bo. Ha trascorso molteplici periodi di studio, ricerca e docenza negli Stati Uniti presso diverse università e centri specializzati nel trattamento del disagio psichico. È autrice di pubblicazioni e interventi a convegni di rilevanza internazionale. La sua attività di ricerca e docenza si concentra sui temi della personalità, del multimethod assessment, dei disturbi alimentari anche in relazione alla genitorialità, e, infine, sul processo terapeutico. Svolge attività clinica di diagnosi e intervento in contesti privati e istituzionali dell’area di Milano.
Per iscriverti all'evento CLICCA QUI
Orari: 21:00 - 22:30
Luogo evento: Online su piattaforma GoToWebinar
La dipendenza interpersonale può essere concettualizzata come un costrutto multidimensionale che, partendo dalla nozione di dipendenza sana, prevede le due varianti maladattive di distacco disfunzionale e iperdipendenza (Bornstein & Languirand, 2013). Quando le capacità dell’individuo di porsi in relazioni interpersonali reciprocamente supportive e al tempo stesso autonomizzanti sono compromesse, si può infatti riscontrare una modalità di stare con l’altro passiva, sottomessa e bisognosa da una parte, oppure una difficoltà a coltivare legami sociali, rimanendo ritirati e disconnessi, dall’altra. Mentre la dipendenza sana è associata a numerosi outcome positivi di salute mentale e fisica, entrambe le varianti maladattive sono legate a difficoltà sul piano psicologico, comportamentale, e dico involgimento nei trattamenti psicologici (es., Denckla et al., 2015; Grant et al., 2004; Huprich et al., 2013).
Recentemente è inoltre in corso di studio il ruolo della dipendenza personale nello sviluppo di comportamenti da abuso e uso maladattivo di smartphone e social network (Gritti et al., 2022). Nel presente intervento si fornirà un inquadramento del costrutto della dipendenza interpersonale e delle sue presentazioni cliniche secondo i modelli scientifici contemporanei, sottolineandone l’importanza nella presa in carico clinica del paziente.
Saranno inoltre forniti i riferimenti al Relationship Profile Test (RPT: Bornstein et al., 2003; Gritti et al., 2021), questionario autosomministrato utile per tracciare un primo inquadramento del funzionamento interpersonale dell’individuo, con accenni a casi clinici esemplificativi.
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Emanuela S. Gritti, Psicoterapeuta, psicodiagnosta, PhD in Psicologia Sociale, Cognitiva e Clinica, è professore a contratto presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e l’Università Urbino Carlo Bo. Ha trascorso molteplici periodi di studio, ricerca e docenza negli Stati Uniti presso diverse università e centri specializzati nel trattamento del disagio psichico. È autrice di pubblicazioni e interventi a convegni di rilevanza internazionale. La sua attività di ricerca e docenza si concentra sui temi della personalità, del multimethod assessment, dei disturbi alimentari anche in relazione alla genitorialità, e, infine, sul processo terapeutico. Svolge attività clinica di diagnosi e intervento in contesti privati e istituzionali dell’area di Milano.
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