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Quali dispositivi di mediazione transculturale nei servizi sanitari, sociali, giuridici educativi- L’esperienza del servizio di mediazione etnoclinica in Toscana
Data evento: 28/10/2022
Orari: 09.00-13.00
Luogo evento: Milano
A cura di: Crinali Cooperativa sociale s r. l. Onlus
In questi ultimi anni sono aumentate le presenze di persone e famiglie migranti e richiedenti asilo che utilizzano i servizi sociali, sanitari, psicologici, educativi e che vengono accolte nei Centri di accoglienza (CAS e SAI) o hanno a che fare con i tribunali ordinari e con quelli per i minori.
In tutti questi contesti è spesso difficile costruire rapporti di comprensione e fiducia tra operatori e operatrici italiane (assistenti sociali, educatori, giudici e avvocati, psicologi, medici) in quanto le differenti rappresentazioni culturali dei problemi e delle soluzioni spesso si scontrano, generano incomprensione reciproca, malintesi e conflitti. In rapporti caratterizzati dalla sfiducia e dalla incomprensione accade spesso che le persone migranti si rifiutino, apertamente o nei fatti, di aderire alle prescrizioni del medico, dell’assistente sociale, dell’educatore o del giudice, generando frustrazione e senso di impotenza negli operatori e nelle operatrici.
Si è diffusa in questi ultimi anni in alcuni servizi la presenza della figura della mediatrice e del mediatore linguistico culturale, ma questa presenza, pur molto utile, in alcuni casi non è sufficiente a dipanare la matassa ingarbugliata di incomprensioni e fraintendimenti che si è creata fra utente e servizio.
L’esperienza del Servizio di mediazione etnoclinica sperimentata in Toscana dal Centro studi Sagara cerca di affrontare con uno strumento agile quest’ordine di difficoltà.
Nel seminario, la dott.ssa Lelia Pisani, fondatrice del Centro studi Sagara, illustrerà il dispositivo di mediazione etnoclinica utilizzato sul territorio toscano che nella pratica si è rivelato efficace. Si discuterà di come sia possibile prendere spunto da questa esperienza per pensare anche sul nostro territorio a modalità più efficaci di regolazione dei conflitti e di collaborazione con le persone e le famiglie migranti.
Iscrizioni: entro lunedì 24 ottobre compilando il modulo al seguente link: https://forms.gle/Dx4jYsnQU1URhea48
Per info: 02 62690932 - info@coopcrinali.it
Orari: 09.00-13.00
Luogo evento: Milano
A cura di: Crinali Cooperativa sociale s r. l. Onlus
In questi ultimi anni sono aumentate le presenze di persone e famiglie migranti e richiedenti asilo che utilizzano i servizi sociali, sanitari, psicologici, educativi e che vengono accolte nei Centri di accoglienza (CAS e SAI) o hanno a che fare con i tribunali ordinari e con quelli per i minori.
In tutti questi contesti è spesso difficile costruire rapporti di comprensione e fiducia tra operatori e operatrici italiane (assistenti sociali, educatori, giudici e avvocati, psicologi, medici) in quanto le differenti rappresentazioni culturali dei problemi e delle soluzioni spesso si scontrano, generano incomprensione reciproca, malintesi e conflitti. In rapporti caratterizzati dalla sfiducia e dalla incomprensione accade spesso che le persone migranti si rifiutino, apertamente o nei fatti, di aderire alle prescrizioni del medico, dell’assistente sociale, dell’educatore o del giudice, generando frustrazione e senso di impotenza negli operatori e nelle operatrici.
Si è diffusa in questi ultimi anni in alcuni servizi la presenza della figura della mediatrice e del mediatore linguistico culturale, ma questa presenza, pur molto utile, in alcuni casi non è sufficiente a dipanare la matassa ingarbugliata di incomprensioni e fraintendimenti che si è creata fra utente e servizio.
L’esperienza del Servizio di mediazione etnoclinica sperimentata in Toscana dal Centro studi Sagara cerca di affrontare con uno strumento agile quest’ordine di difficoltà.
Nel seminario, la dott.ssa Lelia Pisani, fondatrice del Centro studi Sagara, illustrerà il dispositivo di mediazione etnoclinica utilizzato sul territorio toscano che nella pratica si è rivelato efficace. Si discuterà di come sia possibile prendere spunto da questa esperienza per pensare anche sul nostro territorio a modalità più efficaci di regolazione dei conflitti e di collaborazione con le persone e le famiglie migranti.
Iscrizioni: entro lunedì 24 ottobre compilando il modulo al seguente link: https://forms.gle/Dx4jYsnQU1URhea48
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