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Realtà Virtuale in soggetti con impairment cognitivo
Data evento: 29/09/2018
Orari: 09:00 - 18:00
Luogo evento: Il Melo ONLUS - via Magenta 3, Gallarate (VA)
Evento organizzato da Fondazione “Il Melo ONLUS-Luigi Figini” (Gallarate, VA), Sbarro Health Research Organization (Philadelphia, U.S.A.), Consiglio Nazionale delle Ricerche-ISTITUTO DI CALCOLO E RETI AD ALTE PRESTAZIONI (CNR–ICAR).
Convention gratuita previa iscrizione obbligatoria.
Termine iscrizioni: lunedì 10 settembre 2018.
L’evento è rivolto ai professionisti che hanno a che fare a vario titolo con l’impairment cognitivo nelle sue molteplici forme e agli specialisti informatico/matematici interessati nei possibili sviluppi applicativi in campo sanitario e socioassistenziale delle ricerche in merito alla cosiddetta Realtà Virtuale.
Disabilità di tipo cognitivo
Antonio Giordano PRESIDENTE SHRO, TEMPLE UNIVERSITY, USA
Andrea Chirico RESEARCHER AND PSYCOLOGIST SHRO, USA AND TENURE TRACKER, FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA UNIVERSITÀ LA SAPIENZA, ROMA
Il crescente interesse per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nel sistema sanitario ha portato allo sviluppo di dispositivi informatici in grado di fornire nuove possibilità di interventi sanitari efficaci. In questo contesto, la realtà virtuale (RV) ha trovato numerose applicazioni in campo biomedico, tra cui la riabilitazione e la gestione del dolore.
Rispetto ai metodi di riabilitazione tradizionali, la RV sembra offrire notevoli vantaggi, quali un’efficacia superiore, una maggiore motivazione del paziente, la sicurezza dell’ambiente simulato, maggiori possibilità di personalizzazione e misurazioni più accurate dei risultati. Per quanto concerne la riduzione del dolore, è stato osservato che i benefici di interventi basati su RV non vengono persi neanche a seguito di esposizioni ripetute, dimostrando che l’efficacia non è attribuibile soltanto alla novità dell’esperienza.
In questi studi i pazienti hanno indossato degli occhiali per la RV, che permettono visualizzazioni interattive in 3D. Questi sistemi “immersivi” hanno il potenziale di defocalizzare l’individuo dagli stimoli esterni, dandogli la sensazione di far parte dell’ambiente virtuale, e rappresentano pertanto mezzi distrattivi più efficaci rispetto ad altri interventi più tradizionali.
Recenti studi hanno mostrato come le tecnologie di RV siano di fondamentale importanza nel training dei pazienti con disabilità di tipo cognitivo. Gli ambienti di RV sono stati efficacemente utilizzati, ad esempio, in protocolli sperimentali di tipo comportamentale per la prevenzione delle cadute in pazienti con Alzheimer. Ulteriori studi presenti in letteratura hanno dimostrato la possibilità di effettuare dei training di tipo cognitivo su differenti domini. Una specifica applicazione riguarda l’utilizzo della RV per il training di abilità della vita quotidiana in soggetti con impairment cognitivo, in questi casi è possibile utilizzare la RV creando degli ambienti completamente sicuri per il soggetto in cui, guidato da un operatore virtuale e completamente monitorato nei suoi esercizi, anche da un punto di vista biofisiologico, può esercitare un specifici allenamenti con differenti livelli di adattamento alla condizione(ADL).
Ad anziani con lievi forme di demenza, gli ambienti virtuali possono consentire di eseguire esercizi di potenziamento fisico o di rafforzare le capacità visuo-spaziali (e.g., tramite la ricerca di oggetti sugli scaffali di un supermercato), rimanendo in un ambiente sicuro e controllato. Inoltre, è stato mostrato come un object-location memory task, eseguito in un’arena virtuale, è in grado di rilevare in adulti sani, prima che compaiano i sintomi, il morbo di Alzheimer.
Per l’iscrizione è necessario scaricare il form in allegato, stamparlo, compilarlo in tutte le sue parti, firmarlo, scannerizzarlo e rispedirlo all’indirizzo mail udm@melo.it entro la data di iscrizione (10 settembre 2018); la stessa mail udm@melo.it è a disposizione per informazioni, unitamente al contatto telefonico 0331708224, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.
Orari: 09:00 - 18:00
Luogo evento: Il Melo ONLUS - via Magenta 3, Gallarate (VA)
Evento organizzato da Fondazione “Il Melo ONLUS-Luigi Figini” (Gallarate, VA), Sbarro Health Research Organization (Philadelphia, U.S.A.), Consiglio Nazionale delle Ricerche-ISTITUTO DI CALCOLO E RETI AD ALTE PRESTAZIONI (CNR–ICAR).
Convention gratuita previa iscrizione obbligatoria.
Termine iscrizioni: lunedì 10 settembre 2018.
L’evento è rivolto ai professionisti che hanno a che fare a vario titolo con l’impairment cognitivo nelle sue molteplici forme e agli specialisti informatico/matematici interessati nei possibili sviluppi applicativi in campo sanitario e socioassistenziale delle ricerche in merito alla cosiddetta Realtà Virtuale.
Disabilità di tipo cognitivo
Antonio Giordano PRESIDENTE SHRO, TEMPLE UNIVERSITY, USA
Andrea Chirico RESEARCHER AND PSYCOLOGIST SHRO, USA AND TENURE TRACKER, FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA UNIVERSITÀ LA SAPIENZA, ROMA
Il crescente interesse per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nel sistema sanitario ha portato allo sviluppo di dispositivi informatici in grado di fornire nuove possibilità di interventi sanitari efficaci. In questo contesto, la realtà virtuale (RV) ha trovato numerose applicazioni in campo biomedico, tra cui la riabilitazione e la gestione del dolore.
Rispetto ai metodi di riabilitazione tradizionali, la RV sembra offrire notevoli vantaggi, quali un’efficacia superiore, una maggiore motivazione del paziente, la sicurezza dell’ambiente simulato, maggiori possibilità di personalizzazione e misurazioni più accurate dei risultati. Per quanto concerne la riduzione del dolore, è stato osservato che i benefici di interventi basati su RV non vengono persi neanche a seguito di esposizioni ripetute, dimostrando che l’efficacia non è attribuibile soltanto alla novità dell’esperienza.
In questi studi i pazienti hanno indossato degli occhiali per la RV, che permettono visualizzazioni interattive in 3D. Questi sistemi “immersivi” hanno il potenziale di defocalizzare l’individuo dagli stimoli esterni, dandogli la sensazione di far parte dell’ambiente virtuale, e rappresentano pertanto mezzi distrattivi più efficaci rispetto ad altri interventi più tradizionali.
Recenti studi hanno mostrato come le tecnologie di RV siano di fondamentale importanza nel training dei pazienti con disabilità di tipo cognitivo. Gli ambienti di RV sono stati efficacemente utilizzati, ad esempio, in protocolli sperimentali di tipo comportamentale per la prevenzione delle cadute in pazienti con Alzheimer. Ulteriori studi presenti in letteratura hanno dimostrato la possibilità di effettuare dei training di tipo cognitivo su differenti domini. Una specifica applicazione riguarda l’utilizzo della RV per il training di abilità della vita quotidiana in soggetti con impairment cognitivo, in questi casi è possibile utilizzare la RV creando degli ambienti completamente sicuri per il soggetto in cui, guidato da un operatore virtuale e completamente monitorato nei suoi esercizi, anche da un punto di vista biofisiologico, può esercitare un specifici allenamenti con differenti livelli di adattamento alla condizione(ADL).
Ad anziani con lievi forme di demenza, gli ambienti virtuali possono consentire di eseguire esercizi di potenziamento fisico o di rafforzare le capacità visuo-spaziali (e.g., tramite la ricerca di oggetti sugli scaffali di un supermercato), rimanendo in un ambiente sicuro e controllato. Inoltre, è stato mostrato come un object-location memory task, eseguito in un’arena virtuale, è in grado di rilevare in adulti sani, prima che compaiano i sintomi, il morbo di Alzheimer.
Per l’iscrizione è necessario scaricare il form in allegato, stamparlo, compilarlo in tutte le sue parti, firmarlo, scannerizzarlo e rispedirlo all’indirizzo mail udm@melo.it entro la data di iscrizione (10 settembre 2018); la stessa mail udm@melo.it è a disposizione per informazioni, unitamente al contatto telefonico 0331708224, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.
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