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EIST - Istituto Europeo di Terapia Sistemico Relazionale - Sede di Bergamo

Orientamento teorico-scientifico e clinico
La Scuola offre una preparazione clinico-terapeutica alla conduzione di psicoterapie individuali, di coppia e familiari secondo un modello di intervento terapeutico che si inserisce, con elementi di sostanziale novità, nella tradizione sistemico-relazionale aperta da più di cinquant'anni da Gregory Bateson e dalla Scuola di Palo Alto (Haley, Weakland, Watzlawick e coll.).
Il modello di intervento proposto dalla Scuola recepisce alcuni contributi del cognitivismo clinico e si caratterizza per l'attenzione alla soggettività.
Emozioni, sentimenti, schemi esplicativi, sistemi di credenze individuali sono centrali per il modello della Scuola quanto le interazioni, le relazioni e i processi conversazionali nella famiglia. La Scuola mantiene un interesse per gli aspetti pragmatici e promuove un'attenzione alla semantica, il cui nucleo centrale sono le emozioni. L'interesse per la psicopatologia e per forme di intervento terapeutico specifiche alle psicopatologie per le quali viene richiesto il trattamento, sono altri aspetti fondanti della Scuola e della sua attività didattica.
 
Il soggetto contestuale
Ciò che contraddistingue questa tradizione è l’idea di “soggetto contestuale”. Introdotta nelle scienze umane da Bateson negli anni Trenta, quest’idea di persona sfida la premessa, fino a poco fa indiscussa, del pensiero occidentale che la vera essenza dell’uomo si identifichi con qualcosa di “interno” e di separato da tutti gli altri uomini all’ “esterno”. Bateson ribalta questa premessa individualista per dar corpo alla tesi che i processi mentali siano costruiti nell’interazione. L’essere umano non soltanto ha bisogno degli altri per vivere, crescere e riprodursi, ma non è in grado neppure di pensare o di sentire in solitudine. Le emozioni, come i pensieri, i costrutti mentali sono costruiti in un dialogo fatto di gesti, di contatti fisici con gli altri, ancor più che di parole. La mente non coincide con il cervello, i processi mentali, la conoscenza si sviluppano nell’ interazione e nel dialogo. Le psicoterapie sistemico-relazionali sono state le prime ad aver posto al centro della loro elaborazione il soggetto contestuale e da questa idea di persona in dialogo deriva ancora oggi la propria specificità.
 
La soggettività e le polarità semantiche familiari
Il nostro Istituto recupera questa idea di persona ponendo tra i suoi obiettivi principali l’elaborazione di un’interpretazione sistemica della soggettività che si fonda sulla teoria delle polarità semantiche familiari di Ugazio (1998, 2012, 2018), attribuisce centralità alla semantica e si avvale anche del contributo di autori cognitivisti come Kelly e Guidano. Il concetto prevede che la conversazione nei gruppi con storia - la famiglia quindi, ma anche un gruppo di amici o un contesto aziendale - si organizzi secondo polarità di significato antagoniste e che gli individui debbano con-porsi rispetto alle dimensioni semantiche salienti nel proprio contesto relazionale.
 
Caratteristiche della Scuola
Psicopatologia. Attenzione alla psicopatologia, alla ricostruzione dei contesti relazionali delle principali organizzazioni psicopatologiche. L’obiettivo è formare psicoterapeuti capaci di differenziare il processo terapeutico in rapporto alla psicopatologia per la quale viene richiesta la terapia e alla semantica che caratterizza la conversazione familiare.
Percorsi terapeutici individuali, familiari, di coppia e "misti". Formazione alle psicoterapie sistemiche individuali oltre che alle terapie familiari e di coppia. I trattamenti familiari e di coppia esprimono in modo emblematico alcuni assunti di base della tradizione sistemico-relazionale, tuttavia le psicoterapie sistemico-relazionali non si identificano con la psicoterapia della famiglia. Chi coinvolgere nel trattamento (l’intera famiglia, un suo sottosistema, il singolo individuo), è un problema che attiene alla tecnica terapeutica e che deve essere risolto nel corso della fase di consultazione che di regola precede il trattamento vero e proprio.
Per questo il Corso offre una formazione alle tre principali forme di trattamento psicoterapeutico: individuale, di coppia e familiare. Il Corso fornisce anche strumenti per la conduzione di percorsi misti in cui in un itinerario individuale viene inserita una fase di lavoro con la famiglia oppure in una terapia familiare viene introdotta una fase di approfondimento individuale con un membro della famiglia o in una terapia di coppia si aggiunge una fase di lavoro con anche i figli.
Esplorazione della propria storia familiare e dei propri stili relazionali. Formazione personale degli allievi attraverso l’esplorazione della propria storia familiare, della posizione di ciascuno entro il proprio contesto di relazioni, dei propri stili interpersonali. L’obiettivo è fornire strumenti per la comprensione di come la propria storia e i propri stili personali interagiscano con i pazienti e con i loro problemi. L’attenzione è rivolta alle risorse e ai vincoli derivanti dalla propria storia e ai loro possibili effetti sul processo terapeutico e sulle sue fasi.
Attenzione verso la ricerca sul processo terapeutico e sui suoi esiti. Il Corso intende formare degli psicoterapeuti e non dei ricercatori. Tuttavia, durante tutto il corso vi è un’attenzione ai risultati della ricerca sugli esiti e sul processo delle psicoterapie sistemiche ma anche cognitiviste e ad orientamento psicoanalitico. Inoltre, nel secondo biennio è stato riservato uno spazio significativo agli sviluppi in campo clinico di forme di ricerca che si avvalgono di procedure osservative e di setting controllati. Il focus è soprattutto sulla ricerca sui casi singoli che è la più strettamente legata alla clinica. L’obiettivo è formare terapeuti sensibili al problema della valutazione delle psicoterapie, in grado di adottare nella loro prassi terapeutica forme di controllo dei risultati delle psicoterapie e interessati anche alla ricerca clinica che si avvale di procedure controllate.
Dialogo con altri modelli clinici. Dialogo con altri modelli psicoterapeutici, in particolare con la psicoterapia cognitiva e la psicoanalisi. La Scuola non ha un orientamento eclettico: insegna una prassi di intervento e una teoria sistemico- relazionale che recepisce al suo interno alcuni specifici apporti del cognitivismo clinico. Numerosi sono tuttavia i momenti di confronto, anche attraverso supervisioni congiunte, in cui uno stesso caso è affrontato da un docente della Scuola e da un collega psicoanalista o cognitivista. L’obiettivo è preparare psicoterapeuti sistemici capaci di dialogare con colleghi di altro orientamento e di partecipare al dibattito che coinvolge la psicologia clinica e la psicoterapia, nella convinzione che i vari indirizzi si configurino sempre più come tradizioni di ricerca e di intervento dotate di specificità, ma non come punti di vista rigidamente contrapposti.
OrientamentoSistemico relazionale
DirettoreValeria Ugazio
Anno di riconoscimento MIUR2021 (cod. 112)
Affiliazione a Società ScientificheEFTA (European Family Therapy Association) - SIRTS (Società Italiana di Ricerca e Terapia Sistemica) - SIPPR (Società Italiana di Psicoterapia Relazionale) Indirizzo Via Antonio Locatelli 24/C - 24121 Bergamo
IndirizzoVia Antonio Locatelli 24/C - 24121 Bergamo
Sito webwww.eist.it
Telefono02.70006568
Fax
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