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Scuola di Specializzazione in Psicologia del Ciclo di Vita - Università Cattolica del Sacro Cuore
Orientamento teorico-scientifico e clinico
Bibliografia
Docenti
Organizzazione della didattica
Piano di studi
Informazioni pratiche e organizzative
Supervisione, formazione esperienziale e tirocini
Orientamento teorico-scientifico e clinico
La Scuola di Specializzazione in Psicologia del Ciclo di Vita della Facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore si caratterizza per una focalizzazione specifica sul periodo evolutivo compreso tra la nascita e l’età giovanile-adulta e per una particolare attenzione al contesto relazionale in cui il processo di sviluppo si realizza. La Scuola ha durata quadriennale e, conforme-mente al D.M n. 50/2019, prevede l’acquisizione di 240 CFU ed abilita all’esercizio della psicoterapia. È prevista la frequenza obbligatoria per almeno il 75% delle attività didattico-formative.
Il percorso formativo proposto si baserà su una visione integrata della persona in evoluzione, in cui verranno presentati strumenti di valutazione e modelli di intervento adeguati a cogliere la complessità del funzionamento dell’individuo in relazione al suo ambiente di vita: dall’impatto dei fattori ambientali sulle espressioni delle componenti genetiche (epigenetica), agli effetti delle interazioni sociali e delle opportunità educative sullo sviluppo delle funzioni cognitive e sulla costruzione delle rappresentazioni di Sé e degli altri che influenzano il comportamento dell’individuo nell’arco della vita, la sua competenza emotiva e sociale, il suo adattamento ai compiti evolutivi propri della sua età. In particolare, le traiettorie evolutive tipiche e atipiche verranno analizzate in base al paradigma dell’intersoggettività e secondo una prospettiva transgenerazionale, per cui si terranno in considerazione gli effetti di storie relazionali che si integrano, nella fase di costruzione della coppia, e si riflettono sulle relazioni con la generazione successiva. In questo contesto di riferimento viene riconosciuta la centralità dell’esperienza di pattern interattivi che possono costituire fattori di rischio o di protezione per lo sviluppo dell’individuo, considerando le sue caratteristiche di funzionamento neurobiologico, cognitivo, emotivo e affettivo, ma anche la storia della rete di relazioni in cui la sua vita si sviluppa.
Lo specialista in Psicologia del Ciclo di Vita avrà quindi acquisito una solida preparazione sui meccanismi neurobiologici caratteristici del funzionamento mentale, sulla psicologia clinica e dinamica e sulla psicopatologia dello sviluppo; avrà maturato un’approfondita conoscenza dei più recenti contributi teorici e sperimentali prodotti nella prospettiva della teoria dell’attaccamento e dell’intersoggettività; avrà sviluppato una solida competenza nell’assessment psicodiagnostico, per saper cogliere le caratteristiche di funzionamento dell’individuo e la qualità del contesto relazionale in cui è inserito, secondo un approccio multi-metodo; avrà potuto conoscere e realizzare un ampio ventaglio di modelli di intervento applicabili nei diversi contesti considerati, tenendo conto della complessità dell’interazione tra i molteplici livelli di funzionamento implicati (neurobiologico, emotivo, cognitivo, relazionale, simbolico-culturale).
In particolare, ci si aspetta che lo specialista sia in grado di attuare una presa in carico dei casi clinici in diversi tipi di setting, individuali, di coppia o di gruppo, e di lavorare anche in équipe multidisciplinari in ambito sanitario, nei servizi territoriali (consultori), in ambito giudiziario, in ambito educativo, nella progettazione e realizzazione di programmi evidence-based, anche a supporto della funzione genitoriale e nell’implementazione di programmi di intervento nei contesti educativi.
Il percorso formativo proposto si baserà su una visione integrata della persona in evoluzione, in cui verranno presentati strumenti di valutazione e modelli di intervento adeguati a cogliere la complessità del funzionamento dell’individuo in relazione al suo ambiente di vita: dall’impatto dei fattori ambientali sulle espressioni delle componenti genetiche (epigenetica), agli effetti delle interazioni sociali e delle opportunità educative sullo sviluppo delle funzioni cognitive e sulla costruzione delle rappresentazioni di Sé e degli altri che influenzano il comportamento dell’individuo nell’arco della vita, la sua competenza emotiva e sociale, il suo adattamento ai compiti evolutivi propri della sua età. In particolare, le traiettorie evolutive tipiche e atipiche verranno analizzate in base al paradigma dell’intersoggettività e secondo una prospettiva transgenerazionale, per cui si terranno in considerazione gli effetti di storie relazionali che si integrano, nella fase di costruzione della coppia, e si riflettono sulle relazioni con la generazione successiva. In questo contesto di riferimento viene riconosciuta la centralità dell’esperienza di pattern interattivi che possono costituire fattori di rischio o di protezione per lo sviluppo dell’individuo, considerando le sue caratteristiche di funzionamento neurobiologico, cognitivo, emotivo e affettivo, ma anche la storia della rete di relazioni in cui la sua vita si sviluppa.
Lo specialista in Psicologia del Ciclo di Vita avrà quindi acquisito una solida preparazione sui meccanismi neurobiologici caratteristici del funzionamento mentale, sulla psicologia clinica e dinamica e sulla psicopatologia dello sviluppo; avrà maturato un’approfondita conoscenza dei più recenti contributi teorici e sperimentali prodotti nella prospettiva della teoria dell’attaccamento e dell’intersoggettività; avrà sviluppato una solida competenza nell’assessment psicodiagnostico, per saper cogliere le caratteristiche di funzionamento dell’individuo e la qualità del contesto relazionale in cui è inserito, secondo un approccio multi-metodo; avrà potuto conoscere e realizzare un ampio ventaglio di modelli di intervento applicabili nei diversi contesti considerati, tenendo conto della complessità dell’interazione tra i molteplici livelli di funzionamento implicati (neurobiologico, emotivo, cognitivo, relazionale, simbolico-culturale).
In particolare, ci si aspetta che lo specialista sia in grado di attuare una presa in carico dei casi clinici in diversi tipi di setting, individuali, di coppia o di gruppo, e di lavorare anche in équipe multidisciplinari in ambito sanitario, nei servizi territoriali (consultori), in ambito giudiziario, in ambito educativo, nella progettazione e realizzazione di programmi evidence-based, anche a supporto della funzione genitoriale e nell’implementazione di programmi di intervento nei contesti educativi.
Orientamento-
DirettoreDaniela Traficante - Giunta della scuola: Daniela Chieffo, Emanuela Confalonieri, Luca Milani
Anno di riconoscimento MIUR2022
Affiliazione a Società Scientifiche-
IndirizzoLargo Gemelli 1 - 20123 Milano
Telefono02.72345630
Fax
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