Accedi con credenziali OPL
Accedi con SPID o CIE o eIDAS
ENTRA con SPID o CIE o eIDAS
Informazioni su accesso SPID, CIE e eIDAS
NoMessaggio
X
NoMessaggio
X
Menu Scuole
ASIPSE - Scuola di Formazione in Psicoterapia Comportamentale e Cognitiva
Orientamento teorico-scientifico e clinico
Bibliografia
Docenti
Organizzazione della didattica
Piano di studi
Informazioni pratiche e organizzative
Supervisione, formazione esperienziale e tirocini
Orientamento teorico-scientifico e clinico
Il modello di formazione della Scuola Quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia Comportamentale e Cognitiva di Milano gestita dall'ASIPSE (Associazione per lo Studio e l'Insegnamento Psico Socio Educativo) deriva dagli indirizzi scientifico-culturali comportamentali e cognitivi e che nel tempo si è aperta alle epistemologie della complessità e alle più nuove proposte e applicazioni. Questo interesse e questo ampliamento dell'attenzione culturale e formativa ha sempre avuto come filo conduttore il riferimento alle evidenze scientifiche e ai collegamenti con la comunità scientifica nazionale e internazionale. dall'inizio della sua attività (1980), l'ASIPSE si è proposta obiettivi di natura culturale organizzando conferenze, seminari e convegni, e finalità didattico-formative, con corsi post laurea di psicoterapia, prima biennali e poi quadriennali, per psicologi e medici. Inoltre ha costantemente incoraggiato e coordinato l'attività terapeutica e di ricerca dei suoi membri e l'attività di tirocinio clinico-terapeutico dei suoi allievi realizzata nell'ambito delle strutture dei Servizi Psichiatrici del Servizio sanitario Nazionale, sviluppando anche un'intensa e reciproca collaborazione didattica con le istituzioni universitarie.
La storia
L'indirizzo scientifico-culturale che ha orientato le attività dell'Associazione e della sua Scuola è stato all'inizio quello Comportamentista e della Behaviour Therapy che si rifaceva alla scuola Pavloviana nelle sue espressioni più moderne. Particolarmente importante in questo senso è stato l'incontro di Gian Franco Goldwurm con W.H. Gantt, allievo di Pavlov e direttore del Pavlovian Laboratory di Baltimora, nonché presidente del CIANS (Collegium Internazionale Activitatis Nervosae Superioris).
Dalle esperienze e dai contatti in questi ambiti sono è derivata l'attività scientifica di Gian Franco Goldwurm e interessanti iniziative, allora d'avanguardia, come il primo Convegno In Italia sui Riflessi Condizionati (1964), il primo Congresso internazionale del CIANS con la partecipazione di studiosi considerati pietre miliari della terapia comportamentale, come, Stanley Rachman e Joseph Wolpe (1968).
È proprio con questo autore, iniziatore delle terapie comportamentali, che il nostro gruppo dell'ASIPSE ha preso contatto alla fine degli anni '70 e all'inizio degli anni '80.
Nel 1981 viene fondata la Scuola di formazione in terapia del Comportamento, che avrà negli anni una evoluzione formale, concettuale e operativa.
Dopo il congresso mondiale di Behavior Therapy a Washington nel 1983, l'ASIPSE invita Wolpe in Italia per tenere una serie di seminari e dimostrazioni terapeutiche.
Sempre a cavallo tra gli anni '70 e '80 si fa più forte nel nostro gruppo l'influenza dell'altra grande scuola comportamentista: quella influenzata dal modello Skinneriano. Valenti studiosi di questo approccio provenienti dall'Istituto di Psicologia dell'Università di Milano, da quello di Siena, di Messina e dal corso di laurea in Psicologia dell'Università di Padova parteciperanno alle attività dell'ASIPSE All'interno dell'AIAMC (Associazione Italiana di Analisi e Modificazione del Comportamento e di Terapia Comportamentale e Cognitiva) cui l'ASIPSE è affiliata, appare predominante in quel periodo il modello operante.
In questo contesto tuttavia è già presente il dibattito sull'importanza della cognitività nella regolazione del comportamento e nello sviluppo della psicoterapia.
Vengono approfondite le nozioni della RET di Ellis, e dell'Apprendimento Sociale di Bandura, nonché le teorie di Aaron T. Beck, Donald Meichenbaum, Michael J. Mahoney ecc. L'evoluzione della Scuola va rapidamente nel senso del cognitivo comportamentismo. Viene valorizzato l'apprendimento osservativo, il modellamento e dato impulso all'applicazione delle tecniche assertive. In particolare Anna Meneghelli sviluppa il settore del training assertivo, delle abilità sociali, verbali, non verbali e cognitive. Questi modelli di intervento, già indicati da Wolpe nell'ansia sociale, si mostrano particolarmente utili nella riabilitazione cognitiva e comportamentale degli psicotici cronici.
Dall'interesse in quest'area l'ASIPSE promuove l'organizzazione nel 1984 a Reggio Emilia del convegno "Comportamentismo e terapia del comportamento: i fondamenti" sull'apprendimento delle abilità sociali negli schizofrenici cui partecipano con relazioni magistrali studiosi americani come Alan Bellack e David Curran. Sempre nell'ambito della riabilitazione psichiatrica, viene preso poi contatto con la scuola inglese di Christine Vaughn, Julian Leff e Ian Falloon così come con quella californiana di Robert P. Liberman. R.P. Liberman viene invitato in Italia a tenere alcuni seminari e al Congresso AIAMC di Milano organizzato dall'ASIPSE nel 1986. Il rapporto con Liberman costituisce un riferimento continuo e fondante per la nostra attività scientifica. Il suo modello multifattoriale per la schizofrenia (vulnerabilità-stress-fattori di protezione) ci ha guidato nell'attività terapeutica e di ricerca presso le nostre Unità Operative Psichiatriche e costituisce un modello importante nell'insegnamento, presso la nostra Scuola, dell'intervento cognitivo e comportamentale nelle psicosi, aprendo la strada a nuovi fruttuosi sviluppi.
Sempre nell'ottica di una continua evoluzione e apertura a nuove prospettive teoriche e applicative, sia nell'ambito della ricerca che dell'insegnamento, vi è stato un ulteriore avanzamento del cammino in senso cognitivo.
Spiridione Masaraki si è dedicato particolarmente alle tecniche di autocontrollo, di auto rinforzo e di ristrutturazione cognitiva e con Anna Meneghelli all'applicazione dei Social Skills Training per i pazienti psicotici nei Servizi di salute mentale dell'Ospedale di Niguarda nel 1987.
Altri importanti filoni sono stati aperti e seguiti nel corso degli anni.
L'area della Medicina Comportamentale, percorsa in contatto con la International Society of Behavioral Medicine e in particolare con il suo presidente Stephen Weiss, e che costituisce un campo interdisciplinare in cui si integrano le scienze comportamentali e quelle biomediche. Questo interesse ha portato, da parte di Gian Franco Goldwurm e con la supervisione successiva di Francesco Rovetto, Ezio Sanavio e Anna Meneghelli alla creazione, nell'AO Ospedale Niguarda Ca' Granda di Milano di un Centro di Medicina Comportamentale, attivo dal 1986 al 1993, rivolto ai problemi cognitivi e comportamentali di soggetti cardiopatici, obesi, enuretici, sieropositivi o con AIDS conclamato, affetti da dolore cronico, da ansia, fobie, attacchi di panico. Oggi l'uso di metodiche cognitive e comportamentali appare un settore applicativo già consolidato e in continua espansione, collegandosi non solo con gli aspetti psicologici della malattia somatica, ma anche con le più vaste problematiche della Qualità della Vita, del benessere psicosociale e dell'educazione alla salute. Anche in rapporto con questo tema, un altro campo si è rilevato ricco di euristici sviluppi nell'ASIPSE, quello della Psicologia Positiva, che si svilupperà con la costituzione della Società Italiana di Psicologia Positiva nel 1995. Il nostro gruppo inoltre mediante l'organizzazione e la partecipazione ai Latini Dies Associazione Internazionale dei Paesi di lingua latina, della quale ha organizzato a Roma il primo congresso nel 1989, ha rafforzato i legami culturali con i colleghi francesi e spagnoli. Fra i primi in particolare Jean Cottraux e Patrick Legeron, fra i secondi Juan Miguel Tobal, Rosa Reich, Raphael Torrubia e Concha Gomez Ocana.
In conclusione, come si può vedere dalla storia del gruppo milanese che gravita attorno all'ASIPSE in questi anni, vari filoni culturali del comportamentismo e del cognitivismo hanno contribuito alla sua evoluzione scientifica e culturale, dandole anche degli specifici referenti nazionali e internazionali. Questo si è riflesso pure nell'ambito dell'insegnamento che si è snodato in un ventaglio di proposizioni teoriche e di modelli terapeutici, passando dai più tradizionali ai più innovativi, nella ricerca costante di modelli sempre più esaustivi e soddisfacenti e che si è concluso con il riconoscimento della Scuola da parte del MIUR nel 1994 (D.M. 24.10.94 art. 3 Legge 56/89) ed è proseguito nella conclusione degli anni '90 e nel nuovo secolo con nuove prospettive e nuovi collegamenti.
La storia
L'indirizzo scientifico-culturale che ha orientato le attività dell'Associazione e della sua Scuola è stato all'inizio quello Comportamentista e della Behaviour Therapy che si rifaceva alla scuola Pavloviana nelle sue espressioni più moderne. Particolarmente importante in questo senso è stato l'incontro di Gian Franco Goldwurm con W.H. Gantt, allievo di Pavlov e direttore del Pavlovian Laboratory di Baltimora, nonché presidente del CIANS (Collegium Internazionale Activitatis Nervosae Superioris).
Dalle esperienze e dai contatti in questi ambiti sono è derivata l'attività scientifica di Gian Franco Goldwurm e interessanti iniziative, allora d'avanguardia, come il primo Convegno In Italia sui Riflessi Condizionati (1964), il primo Congresso internazionale del CIANS con la partecipazione di studiosi considerati pietre miliari della terapia comportamentale, come, Stanley Rachman e Joseph Wolpe (1968).
È proprio con questo autore, iniziatore delle terapie comportamentali, che il nostro gruppo dell'ASIPSE ha preso contatto alla fine degli anni '70 e all'inizio degli anni '80.
Nel 1981 viene fondata la Scuola di formazione in terapia del Comportamento, che avrà negli anni una evoluzione formale, concettuale e operativa.
Dopo il congresso mondiale di Behavior Therapy a Washington nel 1983, l'ASIPSE invita Wolpe in Italia per tenere una serie di seminari e dimostrazioni terapeutiche.
Sempre a cavallo tra gli anni '70 e '80 si fa più forte nel nostro gruppo l'influenza dell'altra grande scuola comportamentista: quella influenzata dal modello Skinneriano. Valenti studiosi di questo approccio provenienti dall'Istituto di Psicologia dell'Università di Milano, da quello di Siena, di Messina e dal corso di laurea in Psicologia dell'Università di Padova parteciperanno alle attività dell'ASIPSE All'interno dell'AIAMC (Associazione Italiana di Analisi e Modificazione del Comportamento e di Terapia Comportamentale e Cognitiva) cui l'ASIPSE è affiliata, appare predominante in quel periodo il modello operante.
In questo contesto tuttavia è già presente il dibattito sull'importanza della cognitività nella regolazione del comportamento e nello sviluppo della psicoterapia.
Vengono approfondite le nozioni della RET di Ellis, e dell'Apprendimento Sociale di Bandura, nonché le teorie di Aaron T. Beck, Donald Meichenbaum, Michael J. Mahoney ecc. L'evoluzione della Scuola va rapidamente nel senso del cognitivo comportamentismo. Viene valorizzato l'apprendimento osservativo, il modellamento e dato impulso all'applicazione delle tecniche assertive. In particolare Anna Meneghelli sviluppa il settore del training assertivo, delle abilità sociali, verbali, non verbali e cognitive. Questi modelli di intervento, già indicati da Wolpe nell'ansia sociale, si mostrano particolarmente utili nella riabilitazione cognitiva e comportamentale degli psicotici cronici.
Dall'interesse in quest'area l'ASIPSE promuove l'organizzazione nel 1984 a Reggio Emilia del convegno "Comportamentismo e terapia del comportamento: i fondamenti" sull'apprendimento delle abilità sociali negli schizofrenici cui partecipano con relazioni magistrali studiosi americani come Alan Bellack e David Curran. Sempre nell'ambito della riabilitazione psichiatrica, viene preso poi contatto con la scuola inglese di Christine Vaughn, Julian Leff e Ian Falloon così come con quella californiana di Robert P. Liberman. R.P. Liberman viene invitato in Italia a tenere alcuni seminari e al Congresso AIAMC di Milano organizzato dall'ASIPSE nel 1986. Il rapporto con Liberman costituisce un riferimento continuo e fondante per la nostra attività scientifica. Il suo modello multifattoriale per la schizofrenia (vulnerabilità-stress-fattori di protezione) ci ha guidato nell'attività terapeutica e di ricerca presso le nostre Unità Operative Psichiatriche e costituisce un modello importante nell'insegnamento, presso la nostra Scuola, dell'intervento cognitivo e comportamentale nelle psicosi, aprendo la strada a nuovi fruttuosi sviluppi.
Sempre nell'ottica di una continua evoluzione e apertura a nuove prospettive teoriche e applicative, sia nell'ambito della ricerca che dell'insegnamento, vi è stato un ulteriore avanzamento del cammino in senso cognitivo.
Spiridione Masaraki si è dedicato particolarmente alle tecniche di autocontrollo, di auto rinforzo e di ristrutturazione cognitiva e con Anna Meneghelli all'applicazione dei Social Skills Training per i pazienti psicotici nei Servizi di salute mentale dell'Ospedale di Niguarda nel 1987.
Altri importanti filoni sono stati aperti e seguiti nel corso degli anni.
L'area della Medicina Comportamentale, percorsa in contatto con la International Society of Behavioral Medicine e in particolare con il suo presidente Stephen Weiss, e che costituisce un campo interdisciplinare in cui si integrano le scienze comportamentali e quelle biomediche. Questo interesse ha portato, da parte di Gian Franco Goldwurm e con la supervisione successiva di Francesco Rovetto, Ezio Sanavio e Anna Meneghelli alla creazione, nell'AO Ospedale Niguarda Ca' Granda di Milano di un Centro di Medicina Comportamentale, attivo dal 1986 al 1993, rivolto ai problemi cognitivi e comportamentali di soggetti cardiopatici, obesi, enuretici, sieropositivi o con AIDS conclamato, affetti da dolore cronico, da ansia, fobie, attacchi di panico. Oggi l'uso di metodiche cognitive e comportamentali appare un settore applicativo già consolidato e in continua espansione, collegandosi non solo con gli aspetti psicologici della malattia somatica, ma anche con le più vaste problematiche della Qualità della Vita, del benessere psicosociale e dell'educazione alla salute. Anche in rapporto con questo tema, un altro campo si è rilevato ricco di euristici sviluppi nell'ASIPSE, quello della Psicologia Positiva, che si svilupperà con la costituzione della Società Italiana di Psicologia Positiva nel 1995. Il nostro gruppo inoltre mediante l'organizzazione e la partecipazione ai Latini Dies Associazione Internazionale dei Paesi di lingua latina, della quale ha organizzato a Roma il primo congresso nel 1989, ha rafforzato i legami culturali con i colleghi francesi e spagnoli. Fra i primi in particolare Jean Cottraux e Patrick Legeron, fra i secondi Juan Miguel Tobal, Rosa Reich, Raphael Torrubia e Concha Gomez Ocana.
In conclusione, come si può vedere dalla storia del gruppo milanese che gravita attorno all'ASIPSE in questi anni, vari filoni culturali del comportamentismo e del cognitivismo hanno contribuito alla sua evoluzione scientifica e culturale, dandole anche degli specifici referenti nazionali e internazionali. Questo si è riflesso pure nell'ambito dell'insegnamento che si è snodato in un ventaglio di proposizioni teoriche e di modelli terapeutici, passando dai più tradizionali ai più innovativi, nella ricerca costante di modelli sempre più esaustivi e soddisfacenti e che si è concluso con il riconoscimento della Scuola da parte del MIUR nel 1994 (D.M. 24.10.94 art. 3 Legge 56/89) ed è proseguito nella conclusione degli anni '90 e nel nuovo secolo con nuove prospettive e nuovi collegamenti.
OrientamentoCognitivo-comportamentale
DirettoreAndrea Crocetti
Anno di riconoscimento MIUR1994 (cod. 34)
Affiliazione a Società ScientificheAIAMC (Associazione Italiana di Analisi e Modificazione del Comportamento e Terapia Comportamentale e Cognitiva) - EABCT (European Association for Behavioural and Cognitive Therapies)
IndirizzoVia Settembrini, 2 - 20124 Milano
Sito webhttps://asipse.it
E-mailsegreteria@asipse.it - scuolaasipse@gmail.com
Telefono02.84940829
Fax02.84940819
X