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SIAB - Società Italiana di Analisi Bioenergetica
Orientamento teorico-scientifico e clinico
Bibliografia
Docenti
Organizzazione della didattica
Piano di studi
Informazioni pratiche e organizzative
Supervisione, formazione esperienziale e tirocini
Orientamento teorico-scientifico e clinico
La SIAB è la società di più antica tradizione nella formazione in analisi bioenergetica fondata da Alexander Lowen. È da sempre impegnata e attenta all’evoluzione dell’analisi bioenergetica in campo nazionale e internazionale. Ha integrato il modello di bioenergetica relazionale, restando però fedele ad un concetto fortemente identitario del lavoro energetico corporeo e di analisi del carattere sviluppato da Alexander Lowen.
Annovera tra i suoi docenti, teorici come Robert Hilton, che per primo ha sviluppato il concetto della bioenergetica come terapia somatico-relazionale, e Bennett Shapiro che ha portato il suo lavoro sulle resistenze e difese caratteriali oltre che quello sull'alta carica energetica.
Ciò che caratterizza la Scuola di Specializzazione è il profondo radicamento nella tradizione bioenergetica coniugato con l’apertura all'evoluzione del mainstream della psicoterapia.
Che cos'è l'Analisi Bioenergetica
L’Analisi Bioenergetica è una psicoterapia a mediazione corporea. È stata fondata in America negli anni cinquanta da Alexander Lowen, brillante allievo di Wilhem Reich, che ha sistematizzato e ampliato alcune delle principali teorie del suo maestro.
Basandosi sulla tesi dell’identità funzionale tra l’atteggiamento fisico di una persona e la struttura del suo Io, ha sottolineato come l’organismo umano funzioni come un tutto. I versanti psichico e somatico sono solo apparentemente indipendenti, ma di fatto sono strettamente correlati dalla funzione energetica globale.
Le tensioni muscolari croniche rappresentano la controparte fisica di conflitti psichici, attraverso di esse i conflitti si strutturano nel corpo sotto forma di restrizione del respiro e limitazione della motilità. Si tratta di tensioni che si sviluppano lentamente, attraverso esperienze traumatiche ripetute nella prima infanzia che si cronicizzano, diventando parte inconsapevole della struttura corporea e del modo di essere di ognuno.
Nell’ambito dell’analisi bioenergetica ogni modello di tensione muscolare viene trattato a tre livelli: 1) la sua origine e la sua storia legate alla prima e seconda infanzia; 2) il suo significato attuale in rapporto al carattere dell’individuo; 3) il suo effetto sul funzionamento energetico. Questa visione olistica può permettere duraturi cambiamenti della personalità.
Nella psicoterapia il lavoro sugli aspetti fisici si combina sempre con la comprensione analitica del carattere, da cui il nome di Analisi Bioenergetica.
“Per un paziente è altrettanto importante conoscere l’origine dei suoi conflitti quanto lo è acquistare consapevolezza di sé attraverso l’attività corporea. I due approcci devono essere sintonizzati tra loro perché la terapia sia efficace. Tutte le modalità psicoanalitiche e psicoterapeutiche vengono utilizzate nella terapia bioenergetica per favorire la comprensione e l’espressione di se stessi. Questo include l’interpretazione dei sogni e l’elaborazione della situazione di transfert”. (A. Lowen, 1965, “Il respiro, il movimento e il sentire”).
Tre tappe caratterizzano il processo terapeutico: 1) la consapevolezza di sé; sentire ogni parte del proprio corpo e i sentimenti che possono sorgere in esso dietro la maschera che ognuno si è costruito; 2) l’espressione di sé; i sentimenti che non trovano espressione vengono repressi e l’individuo perde il contatto con il Sé; 3) la padronanza di sé: l’individuo sa cosa sente, è in contatto con se stesso, sa esprimersi in modo adeguato alla realtà.
Il processo di cambiamento coinvolge la persona in tutta la sua unità psicofisica, nella sua esperienza di essere vitale in quanto capace di respirare profondamente, sentire pienamente, ristabilire la naturale mobilità ed espressività dell’organismo, essere in contatto con la realtà del proprio modo di esistere e di rispondere emozionalmente.
Più una persona è emozionalmente disturbata più è lontana dal contatto con il proprio corpo, non è radicata nella propria realtà interna ed esterna, non ha “i piedi per terra”, e, nella misura in cui non è radicata, ha una vita irreale, può crearsi illusioni sul proprio conto, può proiettare i propri problemi sugli altri. Spesso questi aspetti sono molto difficili da scoprire. Un individuo “grounded” non cerca di gonfiare il proprio io, non lotta per il potere ma mantiene il legame con la realtà basilare della sua vita, sa chi è e dove è, e può riconoscere e accettare la propria vulnerabilità.
L’elemento fortemente innovativo che contraddistingue l’analisi bioenergetica è proprio il concetto di “grounding”, la posizione in piedi assunta dal paziente. Il paziente non conoscerà soltanto la posizione sdraiata, funzionale ad esperienze di tipo regressivo, ma anche il lavoro di indagine psicocorporea sulla sua capacità di stare in piedi e di muoversi nell’ambiente che fa parte della sua attuale condizione adulta di indipendenza e maturità, e ne favorisce quindi lo sviluppo dell’autonomia dell’Io.
Annovera tra i suoi docenti, teorici come Robert Hilton, che per primo ha sviluppato il concetto della bioenergetica come terapia somatico-relazionale, e Bennett Shapiro che ha portato il suo lavoro sulle resistenze e difese caratteriali oltre che quello sull'alta carica energetica.
Ciò che caratterizza la Scuola di Specializzazione è il profondo radicamento nella tradizione bioenergetica coniugato con l’apertura all'evoluzione del mainstream della psicoterapia.
Che cos'è l'Analisi Bioenergetica
L’Analisi Bioenergetica è una psicoterapia a mediazione corporea. È stata fondata in America negli anni cinquanta da Alexander Lowen, brillante allievo di Wilhem Reich, che ha sistematizzato e ampliato alcune delle principali teorie del suo maestro.
Basandosi sulla tesi dell’identità funzionale tra l’atteggiamento fisico di una persona e la struttura del suo Io, ha sottolineato come l’organismo umano funzioni come un tutto. I versanti psichico e somatico sono solo apparentemente indipendenti, ma di fatto sono strettamente correlati dalla funzione energetica globale.
Le tensioni muscolari croniche rappresentano la controparte fisica di conflitti psichici, attraverso di esse i conflitti si strutturano nel corpo sotto forma di restrizione del respiro e limitazione della motilità. Si tratta di tensioni che si sviluppano lentamente, attraverso esperienze traumatiche ripetute nella prima infanzia che si cronicizzano, diventando parte inconsapevole della struttura corporea e del modo di essere di ognuno.
Nell’ambito dell’analisi bioenergetica ogni modello di tensione muscolare viene trattato a tre livelli: 1) la sua origine e la sua storia legate alla prima e seconda infanzia; 2) il suo significato attuale in rapporto al carattere dell’individuo; 3) il suo effetto sul funzionamento energetico. Questa visione olistica può permettere duraturi cambiamenti della personalità.
Nella psicoterapia il lavoro sugli aspetti fisici si combina sempre con la comprensione analitica del carattere, da cui il nome di Analisi Bioenergetica.
“Per un paziente è altrettanto importante conoscere l’origine dei suoi conflitti quanto lo è acquistare consapevolezza di sé attraverso l’attività corporea. I due approcci devono essere sintonizzati tra loro perché la terapia sia efficace. Tutte le modalità psicoanalitiche e psicoterapeutiche vengono utilizzate nella terapia bioenergetica per favorire la comprensione e l’espressione di se stessi. Questo include l’interpretazione dei sogni e l’elaborazione della situazione di transfert”. (A. Lowen, 1965, “Il respiro, il movimento e il sentire”).
Tre tappe caratterizzano il processo terapeutico: 1) la consapevolezza di sé; sentire ogni parte del proprio corpo e i sentimenti che possono sorgere in esso dietro la maschera che ognuno si è costruito; 2) l’espressione di sé; i sentimenti che non trovano espressione vengono repressi e l’individuo perde il contatto con il Sé; 3) la padronanza di sé: l’individuo sa cosa sente, è in contatto con se stesso, sa esprimersi in modo adeguato alla realtà.
Il processo di cambiamento coinvolge la persona in tutta la sua unità psicofisica, nella sua esperienza di essere vitale in quanto capace di respirare profondamente, sentire pienamente, ristabilire la naturale mobilità ed espressività dell’organismo, essere in contatto con la realtà del proprio modo di esistere e di rispondere emozionalmente.
Più una persona è emozionalmente disturbata più è lontana dal contatto con il proprio corpo, non è radicata nella propria realtà interna ed esterna, non ha “i piedi per terra”, e, nella misura in cui non è radicata, ha una vita irreale, può crearsi illusioni sul proprio conto, può proiettare i propri problemi sugli altri. Spesso questi aspetti sono molto difficili da scoprire. Un individuo “grounded” non cerca di gonfiare il proprio io, non lotta per il potere ma mantiene il legame con la realtà basilare della sua vita, sa chi è e dove è, e può riconoscere e accettare la propria vulnerabilità.
L’elemento fortemente innovativo che contraddistingue l’analisi bioenergetica è proprio il concetto di “grounding”, la posizione in piedi assunta dal paziente. Il paziente non conoscerà soltanto la posizione sdraiata, funzionale ad esperienze di tipo regressivo, ma anche il lavoro di indagine psicocorporea sulla sua capacità di stare in piedi e di muoversi nell’ambiente che fa parte della sua attuale condizione adulta di indipendenza e maturità, e ne favorisce quindi lo sviluppo dell’autonomia dell’Io.
OrientamentoAnalisi bioenergetica
DirettorePatrizia Moselli
Anno di riconoscimento MIUR1998 (cod. 56)
Affiliazione a Società ScientificheSIPSIC (Società Italiana di Psicoterapia) - FIAP (Federazione Italiana di Associazione di Psicoterapia) - AIPC (Associazione Italiana Psicoterapie Corporee) - IIBA (International Institute of Bioenergetica Analysis)
IndirizzoVia Magna Grecia 128, Roma - Via Vallazze 82, Milano
Sito webwww.siab-online.it
E-mailmail@siab-online.it
Telefono06.70450819
Fax-
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