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Scuola di Psicoterapia Mara Selvini Palazzoli - Sede di Milano
Orientamento teorico-scientifico e clinico
Bibliografia
Docenti
Organizzazione della didattica
Piano di studi
Informazioni pratiche e organizzative
Supervisione, formazione esperienziale e tirocini
Organizzazione della didattica
Articolazione degli insegnamenti
Conformemente ai programmi ministeriali il monte ore della Scuola è di 500 l’anno dal secondo al quinto anno. Di queste, 136 ore sono rappresentate dal tirocinio in strutture convenzionate, e le rimanenti 364 ore costituiscono la docenza con terapeuti esperti, organizzata in 52 giornate (ore 10 -17), ed è dedicata alla formazione teorica e pratica.
A livello seminariale verranno impartiti insegnamenti teorici di base da parte di docenti universitari e verranno illustrati i principali orientamenti di psicoterapia da parte di noti rappresentanti italiani e stranieri dei vari modelli terapeutici (circa 10 giornate all’anno). 18 giornate sono organizzate in piccolo gruppo di venti allievi su temi su cui è specializzato lo staff didattico interno. Le restanti 10 giornate in piccolo gruppo di dieci allievi saranno dedicate alla formazione teorico-pratica sotto la guida del docente interno (primo e secondo anno), mentre saranno 16 giornate con due diversi docenti al terzo e quarto anno. Le restanti giornate sono via via dedicate ad approfondimenti specifici (attaccamento, tutela, perizia separazione, ipotizzazione sistemica, processo terapeutico, Benjamin, adozione, trauma, EMDR).
Per ciascun gruppo, viene individuato tra i docenti un tutor della formazione professionale degli allievi.
Tutor e tirocinio
Il tutor, attraverso colloqui individuali, si pone come referente del processo formativo dell’allievo, aiutandolo nel reperimento e nella scelta del tirocinio, sostenendolo nelle difficoltà di correlare l’apprendimento con il ruolo professionale, e supervisionandone la coerenza del percorso aiutandolo a formare una sua équipe.
La ricerca di un valido tirocinio in cui gli specializzandi possano davvero stare nella prima linea della clinica, lavorando sia da soli che in co-conduzione, è per la Scuola un obiettivo prioritario. Niente specchi ed osservazioni passive!
Il tutor rimane costante per la durata del quadriennio e collabora coi docenti ed i formatori del gruppo alle valutazioni dell’allievo nelle varie annualità e alla valutazione finale.
Sono possibili incontri allargati al tutor della struttura dove l’allievo svolge il proprio tirocinio.
La formazione alla persona dell’allievo
Grande importanza è data alla formazione personale dell’allievo, cioè al lavoro di gruppo ed individuale di autoconoscenza, a cui è dedicato il primo anno, ma che prosegue lungo tutti gli anni. Infatti il gruppo degli allievi si costituisce come un gruppo di riflessione e autoconoscenza per i propri membri. Attraverso lo stimolo terapeutico indotto da 4-5 giornate annue dedicate alla riflessione, a partire dal genogramma dell’allievo, e sulla storia personale, il gruppo viene coinvolto in un’esperienza di analisi sulla persona e sulla sua assunzione del ruolo terapeutico.
Nel corso del secondo e/o del quarto anno ad una o due di queste giornate vengono invitate le famiglie di origine degli allievi per esprimere il loro punto di vista su risorse e limiti del futuro terapeuta. I momenti multifamiliari sono essenziali, coerentemente al nostro modello di terapia sistemica familiare-individuale: siamo chi ha inventato, studiato e praticato gli allargamenti ai familiari significativi.
Tali gruppi di formazione sono condotti, secondo il modello della Scuola, da un’équipe di due conduttori, di cui uno è individuato tra i tre Responsabili e gli altri docenti più esperti.
L’équipe di conduzione di ciascun gruppo sul genogramma si conserva stabile per le 5 annualità, a partire cioè già dal primo anno (introduttivo), costituendo un legame di referenzialità per gli allievi.
Durante questi cinque anni viene data disponibilità a ciascun allievo di usufruire di colloqui individuali (fino a tre all’anno) con il conduttore che svolge il ruolo più attivo nel genogramma, al fine di favorire ulteriormente una presa di coscienza delle eventuali difficoltà personali e professionali e per attivare le risorse individuali. È in quella sede che si discute con l’allievo l’opportunità o necessità di intraprendere un cammino di terapia personale a integrazione del percorso effettuato a scuola nel gruppo di genogramma.
Primo anno (introduttivo)
Il quadriennio ufficialmente riconosciuto è preceduto da un anno introduttivo (composto da 26 giornate in 10 mesi). Infatti per i giovani psicologi che hanno appena superato l’esame di Stato e vogliono diventare psicoterapeuti, è prioritaria l’esigenza di sperimentarsi nell’attività professionale, pur in presenza di insicurezze legate alla mancanza di esperienza. Di qui l’offerta da parte della Scuola del progetto di un anno di passaggio che faciliti il raggiungimento di tale obiettivo, ma insieme utilizzi costruttivamente questo tempo per un lavoro di autoconoscenza sulla persona del futuro terapeuta. L’anno introduttivo serve per avviare la costruzione di un gruppo di appartenenza, che lavora sulle tecniche di base, le motivazioni alla professione di psicoterapeuta e la conoscenza di sé. Tali obbiettivi vengono perseguiti mediante 3 giornate di comunicazione non verbale attraverso l’espressione corporea (condotte da un’équipe di formatori diretta da Anna Maria Sorrentino), e 5 giornate di riflessione sulla storia personale e familiare dello specializzando. In parallelo l’anno introduttivo consente anche l’avvio della parte tecnico-cognitiva del percorso formativo affrontando i primi temi teorici fondanti, la riflessione sui contesti e la supervisione dei primi casi incontrati. Il gruppo così costituito proseguirà per i successivi quattro anni, quelli richiesti dall’ordinamento del Ministero per le Scuole di psicoterapia.
Secondo e terzo anno
Il secondo e terzo anno prosegue il percorso di autoconoscenza iniziato e sviluppato, nelle giornate di genogramma, una connessione tra la propria storia e lo stile di terapeuta che qui affonda le sue radici. Il sapere “chi si è” si avvicina sempre di più a un saper fare.
Da un punto di vista tecnico cognitivo questi due anni sono dedicati all’approfondimento delle prime fasi del lavoro clinico: i colloqui preliminari e la consultazione, momenti cruciali nell’impostazione delle terapie.
Gli argomenti vengono affrontati attraverso l’analisi del contesto e della natura della domanda, la formulazione di ipotesi eziopatogenetiche individuali e relazionali che rappresentano i pilastri per la costruzione di un percorso terapeutico ad hoc.
Nel corso del terzo anno, con l’intento di approfondire queste tematiche (analisi del contesto) ed amplificarne la rilevanza clinica, si è costruito un percorso di approfondimento della consulenza tecnica (CTU) nei procedimenti di separazione e divorzio. Esperti esterni alla Scuola, insieme a docenti che svolgono lavori peritali, propongono un modello di lavoro e sollecitano l’apertura ad un campo di intervento clinico che, in un contesto giuridico, sostiene passaggi cruciali del ciclo di vita delle famiglie. La disponibilità ad affiancare nei primi passi gli specializzandi che, dopo il corso, accettano l’incarico di CTU/CTP, garantisce chi accetta di cimentarsi in questo campo.
Marco Vannotti, con i due gruppi riuniti, approfondisce il saper essere e il saper fare dei futuri terapeuti che cominciano a sedersi su quella sedia, dedicando particolare attenzione alle loro emozioni e risonanze.
Quarto e quinto anno
Il terzo e quarto anno sono basati sul lavoro clinico grazie alla supervisione diretta consentita dallo specchio unidirezionale con i casi del servizio di consultazione della Scuola o quelli già in trattamento con gli specializzandi.
Nei due anni si alternano quattro docenti principali: i tre responsabili (Stefano Cirillo, Matteo Selvini e Anna Maria Sorrentino) affiancati da uno/due docenti esperti.
La Scuola promuove l’avvio dell’attività professionale degli allievi con invii di casi, supervisioni dirette e sostegno alla formazione di équipe. Sulla base dei casi visti in diretta, discussi in supervisione o mostrati in video vengono discusse le tecniche di intervento sulle varie psicopatologie, sia nel setting familiare che individuale.
Numerosità dei gruppi e dei sottogruppi
L’autorizzazione ministeriale permette l’ammissione di 20 alunni ogni anno: vengono formati due gruppi di 10 persone.
Alcune attività di addestramento pratico avvengono in gruppi ancora più ristretti: infatti gli specializzandi, in sottogruppi di 4 o 5, durante il II anno osservano delle prime sedute di consultazione condotte dai responsabili della Scuola e durante il III anno partecipano ad un’intera consultazione con una famiglia in carico ai responsabili della Scuola, successivamente presentano il caso che hanno seguito al resto del gruppo, avvalendosi di brani significativi tratti dalla videoregistrazione.
Nel IV e V anno gli specializzandi lavorano su un’intera terapia condotta dai responsabili della Scuola e preparano un loro intervento al convegno interno della Scuola
La formazione teorica generale viene invece svolta in forma seminariale allargata a più gruppi.
Obiettivi formativi
Obiettivo del I e II anno è acquisire la competenza necessaria ad analizzare il contesto e la natura della domanda, a formulare le prime ipotesi eziopatogenetiche, individuali e relazionali, ad assimilare i fondamenti della tecnica di conduzione, ad individuare i criteri per i formati di seduta, con particolare attenzione alla prima seduta.
Un docente principale ha il ruolo guida e conduce attività quali l’osservazione e la discussione dei casi visti in diretta attraverso l’attività clinica dei responsabili della Scuola; la supervisione indiretta di casi degli allievi stessi; la simulazione di sedute e di discussioni in équipe; l’analisi di videocassette di sedute; la lettura e la discussione della bibliografia di base della psicoterapia sistemica e familiare. Il III anno mira a fornire l’allievo le competenze necessarie per gestire i colloqui preliminari e la fase di consultazione, con l’individuazione del percorso più indicato. Oltre a tutte le modalità didattiche previste per il primo anno, l’addestramento pratico include ancora l’osservazione diretta da dietro lo specchio unidirezionale di consultazioni familiari (le prime 4-5 sedute) gestite in équipe dai responsabili della Scuola.
Una parte degli incontri del IV e V anno è dedicata a temi monografici (terapia di coppia, terapia con i bambini, terapia sistemica individuale, terapia delle psicosi, tossicodipendenza e disturbi del comportamento alimentare, i formati delle convocazioni, pazienti adulti coniugati, ecc.).
L’altra parte di incontri è basata sulla conduzione diretta di sedute individuali, di coppia o familiari da parte dello specializzando, con la supervisione diretta del didatta e di tutto il gruppo di formazione.
Due docenti seguono il quarto anno, altri due il quinto, in modo che al termine ogni gruppo di allievi avrà incontrato in modo significativo/prolungato i tre responsabili della Scuola e almeno altri quattro componenti dello staff didattico.
Per i quattro anni, 6 delle 52 giornate di formazione annualmente previste sono dedicate ad attività in piccolo gruppo, già descritte, sui casi clinici o su temi dedicati alla preparazione dell’intervento per il convegno della Scuola.
Servizio di consultazione gratuita
È presente un servizio di consultazione gratuita interno alla Scuola, che consente agli specializzandi degli ultimi due anni di condurre almeno due consultazioni con individui, coppie o famiglie con la supervisione diretta del loro gruppo e dei docenti. E non solo, un locale della scuola è dedicato agli specializzandi, gratuitamente, sia per continuare le consultazioni a prezzo agevolato (dopo i primi 4 incontri gratis), ma anche per le prime attività libero professionali
Conformemente ai programmi ministeriali il monte ore della Scuola è di 500 l’anno dal secondo al quinto anno. Di queste, 136 ore sono rappresentate dal tirocinio in strutture convenzionate, e le rimanenti 364 ore costituiscono la docenza con terapeuti esperti, organizzata in 52 giornate (ore 10 -17), ed è dedicata alla formazione teorica e pratica.
A livello seminariale verranno impartiti insegnamenti teorici di base da parte di docenti universitari e verranno illustrati i principali orientamenti di psicoterapia da parte di noti rappresentanti italiani e stranieri dei vari modelli terapeutici (circa 10 giornate all’anno). 18 giornate sono organizzate in piccolo gruppo di venti allievi su temi su cui è specializzato lo staff didattico interno. Le restanti 10 giornate in piccolo gruppo di dieci allievi saranno dedicate alla formazione teorico-pratica sotto la guida del docente interno (primo e secondo anno), mentre saranno 16 giornate con due diversi docenti al terzo e quarto anno. Le restanti giornate sono via via dedicate ad approfondimenti specifici (attaccamento, tutela, perizia separazione, ipotizzazione sistemica, processo terapeutico, Benjamin, adozione, trauma, EMDR).
Per ciascun gruppo, viene individuato tra i docenti un tutor della formazione professionale degli allievi.
Tutor e tirocinio
Il tutor, attraverso colloqui individuali, si pone come referente del processo formativo dell’allievo, aiutandolo nel reperimento e nella scelta del tirocinio, sostenendolo nelle difficoltà di correlare l’apprendimento con il ruolo professionale, e supervisionandone la coerenza del percorso aiutandolo a formare una sua équipe.
La ricerca di un valido tirocinio in cui gli specializzandi possano davvero stare nella prima linea della clinica, lavorando sia da soli che in co-conduzione, è per la Scuola un obiettivo prioritario. Niente specchi ed osservazioni passive!
Il tutor rimane costante per la durata del quadriennio e collabora coi docenti ed i formatori del gruppo alle valutazioni dell’allievo nelle varie annualità e alla valutazione finale.
Sono possibili incontri allargati al tutor della struttura dove l’allievo svolge il proprio tirocinio.
La formazione alla persona dell’allievo
Grande importanza è data alla formazione personale dell’allievo, cioè al lavoro di gruppo ed individuale di autoconoscenza, a cui è dedicato il primo anno, ma che prosegue lungo tutti gli anni. Infatti il gruppo degli allievi si costituisce come un gruppo di riflessione e autoconoscenza per i propri membri. Attraverso lo stimolo terapeutico indotto da 4-5 giornate annue dedicate alla riflessione, a partire dal genogramma dell’allievo, e sulla storia personale, il gruppo viene coinvolto in un’esperienza di analisi sulla persona e sulla sua assunzione del ruolo terapeutico.
Nel corso del secondo e/o del quarto anno ad una o due di queste giornate vengono invitate le famiglie di origine degli allievi per esprimere il loro punto di vista su risorse e limiti del futuro terapeuta. I momenti multifamiliari sono essenziali, coerentemente al nostro modello di terapia sistemica familiare-individuale: siamo chi ha inventato, studiato e praticato gli allargamenti ai familiari significativi.
Tali gruppi di formazione sono condotti, secondo il modello della Scuola, da un’équipe di due conduttori, di cui uno è individuato tra i tre Responsabili e gli altri docenti più esperti.
L’équipe di conduzione di ciascun gruppo sul genogramma si conserva stabile per le 5 annualità, a partire cioè già dal primo anno (introduttivo), costituendo un legame di referenzialità per gli allievi.
Durante questi cinque anni viene data disponibilità a ciascun allievo di usufruire di colloqui individuali (fino a tre all’anno) con il conduttore che svolge il ruolo più attivo nel genogramma, al fine di favorire ulteriormente una presa di coscienza delle eventuali difficoltà personali e professionali e per attivare le risorse individuali. È in quella sede che si discute con l’allievo l’opportunità o necessità di intraprendere un cammino di terapia personale a integrazione del percorso effettuato a scuola nel gruppo di genogramma.
Primo anno (introduttivo)
Il quadriennio ufficialmente riconosciuto è preceduto da un anno introduttivo (composto da 26 giornate in 10 mesi). Infatti per i giovani psicologi che hanno appena superato l’esame di Stato e vogliono diventare psicoterapeuti, è prioritaria l’esigenza di sperimentarsi nell’attività professionale, pur in presenza di insicurezze legate alla mancanza di esperienza. Di qui l’offerta da parte della Scuola del progetto di un anno di passaggio che faciliti il raggiungimento di tale obiettivo, ma insieme utilizzi costruttivamente questo tempo per un lavoro di autoconoscenza sulla persona del futuro terapeuta. L’anno introduttivo serve per avviare la costruzione di un gruppo di appartenenza, che lavora sulle tecniche di base, le motivazioni alla professione di psicoterapeuta e la conoscenza di sé. Tali obbiettivi vengono perseguiti mediante 3 giornate di comunicazione non verbale attraverso l’espressione corporea (condotte da un’équipe di formatori diretta da Anna Maria Sorrentino), e 5 giornate di riflessione sulla storia personale e familiare dello specializzando. In parallelo l’anno introduttivo consente anche l’avvio della parte tecnico-cognitiva del percorso formativo affrontando i primi temi teorici fondanti, la riflessione sui contesti e la supervisione dei primi casi incontrati. Il gruppo così costituito proseguirà per i successivi quattro anni, quelli richiesti dall’ordinamento del Ministero per le Scuole di psicoterapia.
Secondo e terzo anno
Il secondo e terzo anno prosegue il percorso di autoconoscenza iniziato e sviluppato, nelle giornate di genogramma, una connessione tra la propria storia e lo stile di terapeuta che qui affonda le sue radici. Il sapere “chi si è” si avvicina sempre di più a un saper fare.
Da un punto di vista tecnico cognitivo questi due anni sono dedicati all’approfondimento delle prime fasi del lavoro clinico: i colloqui preliminari e la consultazione, momenti cruciali nell’impostazione delle terapie.
Gli argomenti vengono affrontati attraverso l’analisi del contesto e della natura della domanda, la formulazione di ipotesi eziopatogenetiche individuali e relazionali che rappresentano i pilastri per la costruzione di un percorso terapeutico ad hoc.
Nel corso del terzo anno, con l’intento di approfondire queste tematiche (analisi del contesto) ed amplificarne la rilevanza clinica, si è costruito un percorso di approfondimento della consulenza tecnica (CTU) nei procedimenti di separazione e divorzio. Esperti esterni alla Scuola, insieme a docenti che svolgono lavori peritali, propongono un modello di lavoro e sollecitano l’apertura ad un campo di intervento clinico che, in un contesto giuridico, sostiene passaggi cruciali del ciclo di vita delle famiglie. La disponibilità ad affiancare nei primi passi gli specializzandi che, dopo il corso, accettano l’incarico di CTU/CTP, garantisce chi accetta di cimentarsi in questo campo.
Marco Vannotti, con i due gruppi riuniti, approfondisce il saper essere e il saper fare dei futuri terapeuti che cominciano a sedersi su quella sedia, dedicando particolare attenzione alle loro emozioni e risonanze.
Quarto e quinto anno
Il terzo e quarto anno sono basati sul lavoro clinico grazie alla supervisione diretta consentita dallo specchio unidirezionale con i casi del servizio di consultazione della Scuola o quelli già in trattamento con gli specializzandi.
Nei due anni si alternano quattro docenti principali: i tre responsabili (Stefano Cirillo, Matteo Selvini e Anna Maria Sorrentino) affiancati da uno/due docenti esperti.
La Scuola promuove l’avvio dell’attività professionale degli allievi con invii di casi, supervisioni dirette e sostegno alla formazione di équipe. Sulla base dei casi visti in diretta, discussi in supervisione o mostrati in video vengono discusse le tecniche di intervento sulle varie psicopatologie, sia nel setting familiare che individuale.
Numerosità dei gruppi e dei sottogruppi
L’autorizzazione ministeriale permette l’ammissione di 20 alunni ogni anno: vengono formati due gruppi di 10 persone.
Alcune attività di addestramento pratico avvengono in gruppi ancora più ristretti: infatti gli specializzandi, in sottogruppi di 4 o 5, durante il II anno osservano delle prime sedute di consultazione condotte dai responsabili della Scuola e durante il III anno partecipano ad un’intera consultazione con una famiglia in carico ai responsabili della Scuola, successivamente presentano il caso che hanno seguito al resto del gruppo, avvalendosi di brani significativi tratti dalla videoregistrazione.
Nel IV e V anno gli specializzandi lavorano su un’intera terapia condotta dai responsabili della Scuola e preparano un loro intervento al convegno interno della Scuola
La formazione teorica generale viene invece svolta in forma seminariale allargata a più gruppi.
Obiettivi formativi
Obiettivo del I e II anno è acquisire la competenza necessaria ad analizzare il contesto e la natura della domanda, a formulare le prime ipotesi eziopatogenetiche, individuali e relazionali, ad assimilare i fondamenti della tecnica di conduzione, ad individuare i criteri per i formati di seduta, con particolare attenzione alla prima seduta.
Un docente principale ha il ruolo guida e conduce attività quali l’osservazione e la discussione dei casi visti in diretta attraverso l’attività clinica dei responsabili della Scuola; la supervisione indiretta di casi degli allievi stessi; la simulazione di sedute e di discussioni in équipe; l’analisi di videocassette di sedute; la lettura e la discussione della bibliografia di base della psicoterapia sistemica e familiare. Il III anno mira a fornire l’allievo le competenze necessarie per gestire i colloqui preliminari e la fase di consultazione, con l’individuazione del percorso più indicato. Oltre a tutte le modalità didattiche previste per il primo anno, l’addestramento pratico include ancora l’osservazione diretta da dietro lo specchio unidirezionale di consultazioni familiari (le prime 4-5 sedute) gestite in équipe dai responsabili della Scuola.
Una parte degli incontri del IV e V anno è dedicata a temi monografici (terapia di coppia, terapia con i bambini, terapia sistemica individuale, terapia delle psicosi, tossicodipendenza e disturbi del comportamento alimentare, i formati delle convocazioni, pazienti adulti coniugati, ecc.).
L’altra parte di incontri è basata sulla conduzione diretta di sedute individuali, di coppia o familiari da parte dello specializzando, con la supervisione diretta del didatta e di tutto il gruppo di formazione.
Due docenti seguono il quarto anno, altri due il quinto, in modo che al termine ogni gruppo di allievi avrà incontrato in modo significativo/prolungato i tre responsabili della Scuola e almeno altri quattro componenti dello staff didattico.
Per i quattro anni, 6 delle 52 giornate di formazione annualmente previste sono dedicate ad attività in piccolo gruppo, già descritte, sui casi clinici o su temi dedicati alla preparazione dell’intervento per il convegno della Scuola.
Servizio di consultazione gratuita
È presente un servizio di consultazione gratuita interno alla Scuola, che consente agli specializzandi degli ultimi due anni di condurre almeno due consultazioni con individui, coppie o famiglie con la supervisione diretta del loro gruppo e dei docenti. E non solo, un locale della scuola è dedicato agli specializzandi, gratuitamente, sia per continuare le consultazioni a prezzo agevolato (dopo i primi 4 incontri gratis), ma anche per le prime attività libero professionali
OrientamentoSistemico individuale-familiare. Le sette porte della terapia sistemica
DirettoreMatteo Selvini - Annamaria Sorrentino - Stefano Cirillo
Anno di riconoscimento MIUR1994 (cod. 25)
Affiliazione a Società ScientificheEFTA (European Family Therapy Association) - SIPPR (Società italiana di Psicologia e Psicoterapia Relazionale)
IndirizzoViale Vittorio Veneto, 12 - 20124 Milano
Sito webwww.scuolamaraselvini.it
Telefono02.29524089
Fax02.29524089
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