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Torna all'elenco25/05/2018
Psicologi in zona 2018: l'impegno continua

Ma perchè partecipare a questa iniziativa? Abbiamo raccolto alcune testimonianze.
Una nostra collega che si occupa di psicologia clinica:
«l’investimento fatto dall’Ordine per la produzione e la distribuzione dei materiali, variegati e scelti su misura della popolazione con la quale ci stiamo interfacciando, rappresenta un momento importante per la divulgazione delle informazioni riguardanti la nostra professione. Mi piace anche il concetto di instaurare una rete sociale e favorire un interscambio tra l’istituzione Ordine degli Psicologi e le istituzioni scolastiche perché è più probabile che emergano questioni specifiche su cui lavorare, possano venire alla luce esigenze specifiche della zona di riferimento e quindi servizi da implementare, ritagliati ad hoc.
Io lavoro in progetti che si occupano di coesione sociale sul territorio, ho visto questa attività di Opl come un’ulteriore possibilità nel far conoscere e divulgare tra i cittadini la presenza dei servizi sociali».
Anche Emanuela Pangallo ha partecipato come volontaria a questa iniziativa:
«Mi occupo di Psicologia scolastica e ho scelto di partecipare a Psicologi in zona per capire meglio le esigenze del territorio, confrontarmi con colleghi e mi piaceva l’idea di incontrare le persone per abbattere il pregiudizio che grava sulla figura dello psicologo ovvero di questa figura che è ancora vista come lontana dai bisogni delle persone mentre in realtà è quella che più si avvicina ad essi. Ho apprezzato molto l’esperienza e ho trovato fruttuoso l’incontro e il confronto nelle strade e nelle piazze con i colleghi.
Mi è servita a comprendere meglio le esigenze delle persone con le quali sono entrata in contatto, più specificamente a individuare i bisogni genitoriali nella gestione di diagnosi quali ADHD, BES e DSA.»
Come possiamo definire questa esperienza in poche parole? «“Colorata” per la varietà delle persone incontrate, “vivace” per l’entusiasmo dei bambini e l’interesse degli adulti, sia genitori che insegnanti e dei passanti che incuriositi si avvicinano per ricevere informazioni, e “seria” per il carattere professionale che l’ha contraddistinta e per l’impegno del singolo nel trasmettere la propria formazione lavorativa attraverso la diffusione di una cultura psicologica». Parola di Emanuela.
Grande interesse anche da parte delle molteplici scuole incontrate nelle zone che hanno manifestato l’importanza di sensibilizzare alla figura dello psicologo in quanto frequentemente gli insegnanti si trovano a confrontarsi con pregiudizi riguardanti questa figura professionale che potrebbe, invece, aiutarli a gestire situazioni complesse e problematiche. Programmati ed effettuati anche gli incontri con i Municipi delle zone per pensare insieme come costruire delle reti per favorire le sinergie istituzionali.
Grazie di cuore. Psicologi in zona continua!
Scopri le prossime tappe dal programma.
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