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Torna all'elenco26/10/2017
Webinar di presentazione del Centro Milanese di Terapia della Famiglia
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Relatore: Dott. Pietro Barbetta, Direttore del Centro Milanese di Terapia della Famiglia
Il Centro Milanese di Terapia della Famiglia è Scuola di Formazione alla Psicoterapia da oltre trent’anni, fondata da Luigi Boscolo e Gianfranco Cecchin.
Gregory Bateson, punto di riferimento epistemologico di Boscolo e Cecchin, durante un incontro del 1956 presso la Josiah Macy jr. Foundation, disse: «C’è una grande somiglianza tra il colloquio psicoterapeutico e il gioco; ma, nel colloquio psicoterapeutico, non accade nulla fino a che entrambe le persone non si mettono a “giocare sul serio».
Questa frase è l’insegna del modo di fare terapia secondo il Milan Approach: allargare il novero delle possibilità terapeutiche, con rigore e immaginazione.
Rigore significa che l’approccio sistemico-relazionale non include qualsiasi modello o pensiero, anche se entra in dialogo con qualsiasi prospettiva che rispetti pratiche anti-oppressive. Immaginazione significa ricerca, dentro al campo clinico, dei cambiamenti sociali, culturali, delle trasformazioni della vita familiare e comunitaria.
I nostri allievi apprendono la terapia osservandola e traendo dall’osservazione delle pratiche terapeutiche – con il contributo dell’esperienza dei didatti – le teorie cliniche e le teorie della tecnica. Le teorie non sono rese in formule astratte, non sono modelli indiscutibili. “Mai innamorarsi delle proprie ipotesi” è uno dei principi fondanti del nostro lavoro clinico.
Questo gioco serio per essere trasmesso necessita di un insegnamento/apprendimento differente, la formazione in psicoterapia farà riferimento a un gruppo base con due didatti e almeno due assistenti alla didattica. Questo è il cuore della trasmissione della terapia. Il coinvolgimento dell’allieva/o nella pratica clinica è un autentico laboratorio clinico in cui l’allievo/a, nel gruppo, potrà modulare il proprio coinvolgimento anche attraverso pratiche su se stessa/o.
Secondo la lettura di Bateson, la mente si costruisce nel nostro modo di entrare in relazione, di appartenere a gruppi, comunità, di essere parte di una o più famiglie, di avere un corpo.
Il Centro Milanese di Terapia della Famiglia è Scuola di Formazione alla Psicoterapia da oltre trent’anni, fondata da Luigi Boscolo e Gianfranco Cecchin.
Gregory Bateson, punto di riferimento epistemologico di Boscolo e Cecchin, durante un incontro del 1956 presso la Josiah Macy jr. Foundation, disse: «C’è una grande somiglianza tra il colloquio psicoterapeutico e il gioco; ma, nel colloquio psicoterapeutico, non accade nulla fino a che entrambe le persone non si mettono a “giocare sul serio».
Questa frase è l’insegna del modo di fare terapia secondo il Milan Approach: allargare il novero delle possibilità terapeutiche, con rigore e immaginazione.
Rigore significa che l’approccio sistemico-relazionale non include qualsiasi modello o pensiero, anche se entra in dialogo con qualsiasi prospettiva che rispetti pratiche anti-oppressive. Immaginazione significa ricerca, dentro al campo clinico, dei cambiamenti sociali, culturali, delle trasformazioni della vita familiare e comunitaria.
I nostri allievi apprendono la terapia osservandola e traendo dall’osservazione delle pratiche terapeutiche – con il contributo dell’esperienza dei didatti – le teorie cliniche e le teorie della tecnica. Le teorie non sono rese in formule astratte, non sono modelli indiscutibili. “Mai innamorarsi delle proprie ipotesi” è uno dei principi fondanti del nostro lavoro clinico.
Questo gioco serio per essere trasmesso necessita di un insegnamento/apprendimento differente, la formazione in psicoterapia farà riferimento a un gruppo base con due didatti e almeno due assistenti alla didattica. Questo è il cuore della trasmissione della terapia. Il coinvolgimento dell’allieva/o nella pratica clinica è un autentico laboratorio clinico in cui l’allievo/a, nel gruppo, potrà modulare il proprio coinvolgimento anche attraverso pratiche su se stessa/o.
Secondo la lettura di Bateson, la mente si costruisce nel nostro modo di entrare in relazione, di appartenere a gruppi, comunità, di essere parte di una o più famiglie, di avere un corpo.
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