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News
Torna all'elenco01/04/2022
STUDI PROFESSIONALI: aggiornamenti pratici e normativi
"Se cerchi informazioni più aggiornate sul tema studi professionali CLICCA QUI"
Il tema degli studi professionali era già stato oggetto dell'azione istituzionale dell'ordine nella consigliatura precedente, specificamente con le seguenti azioni:
22/10/2015 - Delibera del Consiglio dell'OPL per dare mandato al Presidente per richiedere a Regione Lombardia l'emanazione di una circolare affinché venga specificato che la normativa in essere in tema di requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi delle attività sanitarie non sia applicabile agli studi privati per lo svolgimento della professione di Psicologo e/o Psicoterapeuta.
Link: https://www.opl.it/area-normativa/Apertura-studi-di-Psicologia.php?t=1618
26/05/2016 - lettera a Regione Lombardia finalizzata all'emanazione di una circolare interpretativa che specifichi la non applicabilità agli studi professionali degli psicologi della normativa relativa alle strutture sanitarie "semplici", ossia all'obbligo di denunzia di inizio attività all'ASL, con autocertificazione di determinati requisiti strutturali.
02/05/2017 - Il Presidente sollecita Regione Lombardia per avere un riscontro in merito alla problematica recentemente sollevata sugli studi professionali.
Queste richieste non hanno però ottenuto alcuna risposta.
Fin dall'inizio della nostra consigliatura (2020) abbiamo messo al centro dell'azione istituzionale dell'OPL una intensa attività di costruzione di relazioni con tutti gli enti locali al fine di meglio rappresentare le esigenze e le specificità della professione, anche per affrontare situazioni che richiedono un’attivazione degli enti locali stessi come nel caso delle richieste sulle caratteristiche degli studi professionali.
La cronistoria
A gennaio 2022 sono giunte all'OPL alcune segnalazioni da parte di iscritti che avevano ricevuto richieste da parte delle ATS competenti per l'adeguamento degli studi professionali a specifiche di natura strutturale del tutto estranee all'esercizio della professione di psicologo, quali - per esempio:
- la presenza di un lavabo dotato di rubinetteria a comando non manuale, in ciascun locale dove si svolge l'attività professionale
- l'utilizzo di pittura lavabile sulle pareti fino a 1,80 di altezza,
- i pavimenti di materiale impermeabile e ben connesso, liscio e di facile pulizia
- un limite alla turnazione dei professionisti nelle singole stanze dello studio.
L'OPL ha immediatamente proceduto attraverso il proprio consulente legale a una revisione sistematica della normativa sugli studi professionali e in data 20/01/2022 è stato convocato un primo incontro con gli iscritti per condividere la nostra analisi e le iniziative che avremmo intrapreso.
Il 28/01/2022 è stata inviata a tutte le ATS una comunicazione nella quale si afferma che
"i requisiti strutturali ritenuti necessari per la prevenzione e igiene nello svolgimento dell’attività medica non possono altrettanto ritenersi idonei e necessari nei riguardi della prestazione tipica dello psicologo e dello psicoterapeuta"
e che
"Le specifiche richieste, pertanto, appaiono un ingiustificato e incomprensibile aggravio negli adempimenti".
Nella stessa comunicazione si chiedeva alle ATS la disponibilità a un incontro (previsto in data 24 febbraio) per discutere della lettura normativa dalla quale originano tali richieste, da noi ritenute inconferenti con la natura della nostra professione, e una sospensiva delle attività di verifica nei confronti dei nostri iscritti.
A seguito di tale sollecitazione alcune delle ATS hanno risposto fornendo dettagli sulla lettura della normativa utilizzata per la definizione dei requisiti strutturali richiesti agli studi professionali, requisiti che risultano essere disomogenei sul territorio regionale contribuendo a creare un quadro confuso e condizioni inique per gli psicologi, poiché sullo stesso territorio regionale alcuni sono tenuti ad ottemperare ad alcune richieste e altri no. Nessuna delle ATS ha però accettato di partecipare a un confronto con l'OPL su questo tema demandando questo compito a Regione Lombardia.
L'8 febbraio abbiamo inviato una lettera alla Direzione Generale Welfare della Regione chiedendo con urgenza un incontro e segnalando le "gravi criticità con riferimento all’applicazione della normativa nazionale e regionale per l’apertura degli studi professionali".
Con la newsletter del 22/02/2022 l'OPL ti ha informato circa le azioni intraprese e durante il consiglio del 24/2/2022 la presidente Laura Parolin ha aggiornato tutto il consiglio dell'ordine sulle richieste ricevute dai colleghi, le azioni intraprese nei confronti delle ATS e di Regione, specificando che alle azioni indirizzate all'ente (DG welfare, III commissione permanente Sanità e politiche sociali) erano state affiancate anche iniziative indirette di contatto con le forze politiche rappresentate nel consiglio regionale e con i funzionari già interessati da precedenti contatti con l'OPL.
Durante tale aggiornamento in consiglio tutti i consiglieri sono stati invitati a fare domande o avanzare proposte, non sono però emerse segnalazioni di criticità.
Il 3 marzo abbiamo incontrato nuovamente gli iscritti per aggiornarli sulle risposte ricevute dalle ATS e le richieste fatte a Regione.
Durante il mese di marzo sono state quotidiane le sollecitazioni, via email e telefono, a Regione da parte della segreteria dell'ordine per ottenere un appuntamento. Il 28 di marzo abbiamo avuto modo di incontrare i responsabili dell'unità operativa competente presso la Direzione Generale Welfare e di segnalare tutte le criticità rilevate dall'analisi della normativa e dagli incontri svolti dall'OPL con i colleghi interessati dalle inziative dell'ATS :
- disomogeneità di interpretazione della normativa da parte delle ATS lombarde
- non assimilabilità degli studi professionali degli psicologi agli ambulatori di tipo medico
- necessità che Regione emetta una circolare che definisca per tutte le ATS i requisiti strutturali che devono rispettare gli studi degli psicologi e che noi riteniamo debbano corrispondere ai normali requisiti per l'abitabilità di un immobile
- possibilità, per i professionisti che allo stato non abbiano effettuato la necessaria comunicazione di inizio attività, di provvedervi senza incorrere nelle relative sanzioni.
Abbiamo messo in risalto il grave pregiudizio che queste richieste pongono allo svolgimento dell'attività professionale di 22 mila professionisti lombardi e i funzionari regionali hanno recepito le nostre istanze impegnandosi a fare i necessari approfondimenti del quadro normativo al fine di procedere all'emanazione di idonee indicazioni.
Fin dalle prime segnalazioni da parte degli iscritti l'OPL ha richiesto con forza alle ATS - già messe opportunamente a conoscenza della problematica, della posizione dell’OPL e del nostro intervento in Direzione Regionale - di restare in attesa dei necessari chiarimenti e indirizzi da parte di Regione Lombardia sospendendo i procedimenti di verifica sui requisiti strutturali degli studi professionali degli psicologi.
Stante l’intenzione espressa da Regione di pronunciarsi nel merito chiediamo a tutti gli iscritti di segnalarci eventuali ulteriori richieste o accertamenti messi in opera dalle ATS competenti territorialmente, al fine di poter assistere gli iscritti e ribadire alle stesse la necessità di attendere la circolare di Regione Lombardia prima di proseguire con le verifiche o assumere iniziative pregiudizievoli per l'attività dei nostri iscritti.
L’OPL intende sostenere qualunque iscritto si trovi in difficoltà relativamente alle richieste di adeguamento dello studio professionale a caratteristiche che ci sembrano estranee alla natura della prestazione professionale psicologica, invitiamo dunque tutti coloro che hanno ricevuto notifiche di questo tipo a mettersi in contatto con la segreteria (segreteria@opl.it) mettendo in copia per conoscenza il vicepresidente (d.baventore@opl.it) e il nostro consulente legale (emanuele.kohler@gmail.com).
Vogliamo inoltre organizzare un altro incontro con tutti gli interessati al tema degli studi, la cui data vi comunicheremo in una prossima newsletter.
Il tema degli studi professionali era già stato oggetto dell'azione istituzionale dell'ordine nella consigliatura precedente, specificamente con le seguenti azioni:
22/10/2015 - Delibera del Consiglio dell'OPL per dare mandato al Presidente per richiedere a Regione Lombardia l'emanazione di una circolare affinché venga specificato che la normativa in essere in tema di requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi delle attività sanitarie non sia applicabile agli studi privati per lo svolgimento della professione di Psicologo e/o Psicoterapeuta.
Link: https://www.opl.it/area-normativa/Apertura-studi-di-Psicologia.php?t=1618
26/05/2016 - lettera a Regione Lombardia finalizzata all'emanazione di una circolare interpretativa che specifichi la non applicabilità agli studi professionali degli psicologi della normativa relativa alle strutture sanitarie "semplici", ossia all'obbligo di denunzia di inizio attività all'ASL, con autocertificazione di determinati requisiti strutturali.
02/05/2017 - Il Presidente sollecita Regione Lombardia per avere un riscontro in merito alla problematica recentemente sollevata sugli studi professionali.
Queste richieste non hanno però ottenuto alcuna risposta.
Fin dall'inizio della nostra consigliatura (2020) abbiamo messo al centro dell'azione istituzionale dell'OPL una intensa attività di costruzione di relazioni con tutti gli enti locali al fine di meglio rappresentare le esigenze e le specificità della professione, anche per affrontare situazioni che richiedono un’attivazione degli enti locali stessi come nel caso delle richieste sulle caratteristiche degli studi professionali.
La cronistoria
A gennaio 2022 sono giunte all'OPL alcune segnalazioni da parte di iscritti che avevano ricevuto richieste da parte delle ATS competenti per l'adeguamento degli studi professionali a specifiche di natura strutturale del tutto estranee all'esercizio della professione di psicologo, quali - per esempio:
- la presenza di un lavabo dotato di rubinetteria a comando non manuale, in ciascun locale dove si svolge l'attività professionale
- l'utilizzo di pittura lavabile sulle pareti fino a 1,80 di altezza,
- i pavimenti di materiale impermeabile e ben connesso, liscio e di facile pulizia
- un limite alla turnazione dei professionisti nelle singole stanze dello studio.
L'OPL ha immediatamente proceduto attraverso il proprio consulente legale a una revisione sistematica della normativa sugli studi professionali e in data 20/01/2022 è stato convocato un primo incontro con gli iscritti per condividere la nostra analisi e le iniziative che avremmo intrapreso.
Il 28/01/2022 è stata inviata a tutte le ATS una comunicazione nella quale si afferma che
"i requisiti strutturali ritenuti necessari per la prevenzione e igiene nello svolgimento dell’attività medica non possono altrettanto ritenersi idonei e necessari nei riguardi della prestazione tipica dello psicologo e dello psicoterapeuta"
e che
"Le specifiche richieste, pertanto, appaiono un ingiustificato e incomprensibile aggravio negli adempimenti".
Nella stessa comunicazione si chiedeva alle ATS la disponibilità a un incontro (previsto in data 24 febbraio) per discutere della lettura normativa dalla quale originano tali richieste, da noi ritenute inconferenti con la natura della nostra professione, e una sospensiva delle attività di verifica nei confronti dei nostri iscritti.
A seguito di tale sollecitazione alcune delle ATS hanno risposto fornendo dettagli sulla lettura della normativa utilizzata per la definizione dei requisiti strutturali richiesti agli studi professionali, requisiti che risultano essere disomogenei sul territorio regionale contribuendo a creare un quadro confuso e condizioni inique per gli psicologi, poiché sullo stesso territorio regionale alcuni sono tenuti ad ottemperare ad alcune richieste e altri no. Nessuna delle ATS ha però accettato di partecipare a un confronto con l'OPL su questo tema demandando questo compito a Regione Lombardia.
L'8 febbraio abbiamo inviato una lettera alla Direzione Generale Welfare della Regione chiedendo con urgenza un incontro e segnalando le "gravi criticità con riferimento all’applicazione della normativa nazionale e regionale per l’apertura degli studi professionali".
Con la newsletter del 22/02/2022 l'OPL ti ha informato circa le azioni intraprese e durante il consiglio del 24/2/2022 la presidente Laura Parolin ha aggiornato tutto il consiglio dell'ordine sulle richieste ricevute dai colleghi, le azioni intraprese nei confronti delle ATS e di Regione, specificando che alle azioni indirizzate all'ente (DG welfare, III commissione permanente Sanità e politiche sociali) erano state affiancate anche iniziative indirette di contatto con le forze politiche rappresentate nel consiglio regionale e con i funzionari già interessati da precedenti contatti con l'OPL.
Durante tale aggiornamento in consiglio tutti i consiglieri sono stati invitati a fare domande o avanzare proposte, non sono però emerse segnalazioni di criticità.
Il 3 marzo abbiamo incontrato nuovamente gli iscritti per aggiornarli sulle risposte ricevute dalle ATS e le richieste fatte a Regione.
Durante il mese di marzo sono state quotidiane le sollecitazioni, via email e telefono, a Regione da parte della segreteria dell'ordine per ottenere un appuntamento. Il 28 di marzo abbiamo avuto modo di incontrare i responsabili dell'unità operativa competente presso la Direzione Generale Welfare e di segnalare tutte le criticità rilevate dall'analisi della normativa e dagli incontri svolti dall'OPL con i colleghi interessati dalle inziative dell'ATS :
- disomogeneità di interpretazione della normativa da parte delle ATS lombarde
- non assimilabilità degli studi professionali degli psicologi agli ambulatori di tipo medico
- necessità che Regione emetta una circolare che definisca per tutte le ATS i requisiti strutturali che devono rispettare gli studi degli psicologi e che noi riteniamo debbano corrispondere ai normali requisiti per l'abitabilità di un immobile
- possibilità, per i professionisti che allo stato non abbiano effettuato la necessaria comunicazione di inizio attività, di provvedervi senza incorrere nelle relative sanzioni.
Abbiamo messo in risalto il grave pregiudizio che queste richieste pongono allo svolgimento dell'attività professionale di 22 mila professionisti lombardi e i funzionari regionali hanno recepito le nostre istanze impegnandosi a fare i necessari approfondimenti del quadro normativo al fine di procedere all'emanazione di idonee indicazioni.
Fin dalle prime segnalazioni da parte degli iscritti l'OPL ha richiesto con forza alle ATS - già messe opportunamente a conoscenza della problematica, della posizione dell’OPL e del nostro intervento in Direzione Regionale - di restare in attesa dei necessari chiarimenti e indirizzi da parte di Regione Lombardia sospendendo i procedimenti di verifica sui requisiti strutturali degli studi professionali degli psicologi.
Stante l’intenzione espressa da Regione di pronunciarsi nel merito chiediamo a tutti gli iscritti di segnalarci eventuali ulteriori richieste o accertamenti messi in opera dalle ATS competenti territorialmente, al fine di poter assistere gli iscritti e ribadire alle stesse la necessità di attendere la circolare di Regione Lombardia prima di proseguire con le verifiche o assumere iniziative pregiudizievoli per l'attività dei nostri iscritti.
L’OPL intende sostenere qualunque iscritto si trovi in difficoltà relativamente alle richieste di adeguamento dello studio professionale a caratteristiche che ci sembrano estranee alla natura della prestazione professionale psicologica, invitiamo dunque tutti coloro che hanno ricevuto notifiche di questo tipo a mettersi in contatto con la segreteria (segreteria@opl.it) mettendo in copia per conoscenza il vicepresidente (d.baventore@opl.it) e il nostro consulente legale (emanuele.kohler@gmail.com).
Vogliamo inoltre organizzare un altro incontro con tutti gli interessati al tema degli studi, la cui data vi comunicheremo in una prossima newsletter.
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