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Torna all'elenco02/09/2023
Futuro è un futuro senza violenza
In questi giorni siamo tutti stati travolti dalle notizie della violenza sulle due minorenni di Caivano e sulla ragazza di Palermo. Eventi orribili che non vorremmo nemmeno immaginare.
L’Ordine degli Psicologi della Lombardia, in rappresentanza della Comunità delle psicologhe e degli psicologi, è vicino alle vittime della terribile violenza che oggi, ancora una volta, si ripete.
Il ruolo delle istituzioni è centrale perché situazioni del genere non si ripetano in futuro.
Le cittadine e i cittadini non possono e non devono essere lasciati soli.
Questo significa innanzitutto ampliare e radicare in tutti i territori reti antiviolenza che abbiano le forze necessarie per far fronte a questi avvenimenti e che lavorino in un'ottica preventiva.
Inoltre, è fondamentale l’inserimento di psicologhe e psicologi ad ogni livello della società: nei territori, nelle scuole e nei luoghi di lavoro. Il sostegno, la prevenzione e la cultura della tutela della salute psicologica devono fare parte del quotidiano, della nostra normalità, non solo delle situazioni di emergenza.
Al contempo non possiamo dimenticare gli autori della violenza. Il peso e il costo delle loro azioni non potrà mai essere cancellato: non perdiamo l’opportunità, come istituzioni e come società, di permettere loro di comprendere il loro comportamento, di favorire un cambio di prospettiva che prevenga violenze future.
Come sottolinea Elisabetta Camussi, coordinatrice del Comitato Pari Opportunità dell'OPL, "Gli eventi di queste settimane ci interrogano davvero sulla necessità di una riflessione sulla nostra cultura e sulle nostre credenze: è fondamentale poter decostruire i nostri stereotipi e pregiudizi per sviluppare un pensiero aperto che abbracci davvero l'uguaglianza di genere."
Tuttavia, per mettere in atto queste necessarie pratiche abbiamo bisogno dell'impegno dello Stato, l’unico a possedere le risorse finanziarie, ma soprattutto l’influenza che possa garantire alle cittadine e ai cittadini un ambiente di vita sicuro, libero dalla violenza.
L’Ordine degli Psicologi della Lombardia, in rappresentanza della Comunità delle psicologhe e degli psicologi, è vicino alle vittime della terribile violenza che oggi, ancora una volta, si ripete.
Il ruolo delle istituzioni è centrale perché situazioni del genere non si ripetano in futuro.
Le cittadine e i cittadini non possono e non devono essere lasciati soli.
Questo significa innanzitutto ampliare e radicare in tutti i territori reti antiviolenza che abbiano le forze necessarie per far fronte a questi avvenimenti e che lavorino in un'ottica preventiva.
Inoltre, è fondamentale l’inserimento di psicologhe e psicologi ad ogni livello della società: nei territori, nelle scuole e nei luoghi di lavoro. Il sostegno, la prevenzione e la cultura della tutela della salute psicologica devono fare parte del quotidiano, della nostra normalità, non solo delle situazioni di emergenza.
Al contempo non possiamo dimenticare gli autori della violenza. Il peso e il costo delle loro azioni non potrà mai essere cancellato: non perdiamo l’opportunità, come istituzioni e come società, di permettere loro di comprendere il loro comportamento, di favorire un cambio di prospettiva che prevenga violenze future.
Come sottolinea Elisabetta Camussi, coordinatrice del Comitato Pari Opportunità dell'OPL, "Gli eventi di queste settimane ci interrogano davvero sulla necessità di una riflessione sulla nostra cultura e sulle nostre credenze: è fondamentale poter decostruire i nostri stereotipi e pregiudizi per sviluppare un pensiero aperto che abbracci davvero l'uguaglianza di genere."
Tuttavia, per mettere in atto queste necessarie pratiche abbiamo bisogno dell'impegno dello Stato, l’unico a possedere le risorse finanziarie, ma soprattutto l’influenza che possa garantire alle cittadine e ai cittadini un ambiente di vita sicuro, libero dalla violenza.
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