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04/07/2023
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA PROMOZIONE DEL BENESSERE PSICOLOGICO DELLA CITTADINANZA BERGAMASCA Comune di Bergamo e Ordine degli Psicologi della Lombardia rendono continuativa la collaborazione iniziata durante il Covid
immagine articolo PROTOCOLLO DI INTESA PER LA PROMOZIONE DEL BENESSERE PSICOLOGICO DELLA CITTADINANZA BERGAMASCA Comune di Bergamo e Ordine degli Psicologi della Lombardia rendono continuativa la collaborazione iniziata durante il Covid
La Giunta ha approvato il Protocollo di intesa per la promozione del benessere psicologico della cittadinanza bergamasca, un accordo che rende continuativa per quattro anni la collaborazione tra Comune e Ordine degli Psicologi della Lombardia (OPL) iniziata durante il Covid con il progetto “Psicoaiuto Bergamo. La città in ascolto” rivolto a sostenere i bergamaschi durante la pandemia intesa non solo come emergenza sanitaria, ma più complessivamente come cambiamento delle abitudini personali e collettive con ricadute profonde sulla vita familiare, le relazioni sociali, il lavoro.
 
Il progetto del 2020 come anche l’attuale nascono dalla pluriennale esperienza di OPL (a Milano con “Psicologi in Zona” e, da ultimo, con “Psicologo di quartiere nel Municipio: una proposta di Human Caring” oltre che a Mantova con “lo psicologo in Comune”) in iniziative, volte ad avvicinare la domanda di supporto psicologico all’offerta di servizi pubblici e privati presenti in città, contribuendo alla costruzione o al potenziamento delle reti formali e informali di presa in carico degli individui e delle famiglie.
 
L’obiettivo della collaborazione prevista nel Protocollo è quello di rispondere in modo adeguato ai nuovi bisogni della cittadinanza in tema di welfare e salute, intervenendo in chiave preventiva e di sostegno, in modo particolare, a favore delle vittime di reato, per le quali l’Amministrazione ha realizzato lo sportello di ascolto, assistenza, protezione e supporto inaugurato a gennaio in città.
 
Ricordiamo che lo sportello di ascolto e supporto alle vittime di reato e ai familiari, è un servizio prezioso che fa capo all’Ambito di Bergamo, di cui il Comune di Bergamo è capofila, in collaborazione con Caritas-Fondazione Diakonia, Cooperativa Noema, Università di Bergamo, ASST Papa Giovanni XXIII che si pone l’obiettivo di garantire un servizio di assistenza riservato e gratuito alle vittime di qualsiasi tipo di reato, senza distinzioni di genere, età, nazionalità, etnia, religione, condizione socio-economica e sanitaria.
Per realizzare questo, lo sportello funge da facilitatore dell’accessibilità ai servizi offerti da tutti gli attori del territorio bergamasco che intercettano e si occupano di vittime di reato, costruendo un sistema capace di integrare e valorizzare le diverse competenze multidisciplinari (educatori, psicologi, avvocato, assistente sociale, psichiatra, mediatore culturale e mediatore penale).
E’ indispensabile attuare iniziative di sensibilizzazione sull’importanza di una prospettiva integrata della salute, che ne valorizzi la dimensione psicologica come parte costitutiva e imprescindibile.
Il nostro compito è quindi quello di favorire collaborazioni continuative e trasversali ai diversi servizi, in grado di offrire una lettura della complessità dei cambiamenti in atto attuando pratiche di welfare di comunità che intercettino e prevengano le situazioni di fragilità della cittadinanza.
Attraverso questo lavoro saremo in grado di mettere in campo servizi di prevenzione e di sostegno psicologico, con particolare attenzione alle vittime di reato e alle loro famiglie, sempre più efficienti e su misura rispetto alle reali necessità dei cittadini.” Dichiara Marcella Messina, Assessora alle Politiche sociali
 
Oggetto e finalità del Protocollo in sintesi quindi sono:
  • favorire la creazione di una rete fra stakeholder (Comune di Bergamo, Servizi Socio-sanitari, Associazioni, ETS, Sindacati, Scuola, comunità educative, etc.) intesa a orientare e supportare le persone in situazione di vulnerabilità, le vittime di reato e le loro famiglie e contesti comunitari a fronteggiare i momenti di difficoltà in ottica evolutiva;
  • progettare e realizzare iniziative, di informazione e formazione, per comprendere e prevenire le diverse forme di vulnerabilità in ottica di cittadinanza e legalità;
  • progettare, realizzare e rendere più accessibili servizi di sostegno psicologico in grado di accogliere tempestivamente la prima domanda di aiuto delle persone che necessitano di sostegno e delle vittime di reato
  • progettare e realizzare attività di formazione e supervisione per gli stakeholder coinvolti.
 
"Sono molto soddisfatta di questo protocollo, che rappresenta per noi l’occasione per mettere in campo iniziative di sensibilizzazione sull’importanza della tutela della salute psicologica e per contribuire all’eliminazione di quello stigma legato al benessere della psiche che è ancora tanto presente nella popolazione generale. Inoltre, è una delle nostre priorità quella di promuovere iniziative accessibili alle cittadine e ai cittadini che favoriscano l’implementazione di una rete psicologica di sostegno sul territorio. Sono allora fiduciosa del fatto che questo protocollo rappresenti un’apertura delle istituzioni ad un maggiore contatto con i bisogni della cittadinanza e una risposta che va nella direzione della strutturazione di un reale welfare di prossimità", ha detto Laura Parolin, Presidente Ordine degli Psicologi della Lombardia.
"La promozione della salute nelle sue diverse dimensioni, non ultima quella psicologica è responsabilità e diritto di tutta la cittadinanza. Riteniamo che l'approvazione di questo protocollo d'intesa rappresenti un'importante occasione per sottolineare la necessità e la volontà della collaborazione e il dialogo tra territorio e le sue rappresentanze, sia in termini di prevenzione sia di intervento", hanno dichiarato Diana Prada e Andrea Poerio, referenti territoriali OPL per Bergamo e provincia.
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