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03/02/2017
Nota sulla gestione amministrativa dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia
immagine articolo Nota sulla gestione amministrativa dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia L’Ordine degli Psicologi della Lombardia è venuto a conoscenza di informazioni fuorvianti, se non false, circolanti in rete su come l’OPL gestisce le “spese politiche” e la trasparenza della sua azione amministrativa.
L’attuale gestione dell’OPL viene messa a confronto con la gestione ENPAP ma tale confronto è improprio, dato che si tratta di soggetti completamente diversi per forma giuridica, dimensioni e sistema di governance.
Riteniamo perciò doveroso fornire tre chiarimenti per tutelare l’immagine dell’Amministrazione, del nostro Consiglio e per rassicurare i colleghi su come vengono spesi i loro soldi.

1. Le cosiddette “spese politiche” rappresentano quanto viene corrisposto ogni anno ai Consiglieri e alle cariche dell’Ordine.
Per comprendere l’impatto di questa voce sul bilancio dell’OPL è utile fare riferimento alla quota annuale che ciascun iscritto versa all’Ente. Confrontando a titolo di esempio questa consigliatura con la precedente, notiamo che nel 2015 per coprire questa voce di costo è servito l’11% della quota annuale di ogni iscritto, mentre nel 2011 la stessa voce pesava per il 20% sulla quota annuale. Dimostrazione obiettiva, questa, del netto miglioramento nella spesa apportato dall’attuale gestione.

2. Spese per lo svolgimento delle attribuzioni istituzionali: è una voce standard del nostro bilancio, da sempre definita così per identificare i compiti attributi dalla legge istitutiva della professione. Tale voce comprende tutte le attività a favore degli iscritti.
Rientrano in questa categoria, per esempio, le proposte di formazione e orientamento come i webinar o il salone delle Scuole di psicoterapia, le attività culturali della Casa della Psicologia, le iniziative di sostegno all’occupabilità, come ad esempio il servizio di orientamento e tutoring, e le azioni in ambito comunicativo, i progetti, le azioni di promozione e tutela della professione. Tale voce di bilancio non riguarda spese di natura squisitamente “politica” e non copre la funzione di rappresentanza, ma contempla la maggior parte di ciò che ritorna immediatamente (in termini di azioni e/o servizi) a beneficio degli psicologi lombardi.

3. La trasparenza è stata per la nostra Amministrazione una questione di prioritaria importanza ed è per questo che, in quest’ultimo biennio, abbiamo realizzato la sezione “Amministrazione trasparente” nel nostro sito. Abbiamo altresì investito in un programma di formazione del personale presso la Scuola Nazionale dell’Amministrazione e l’OPL è stato tra i primi Ordini professionali in Italia ad essere adempiente a quanto è stato prescritto dalla normativa specifica in materia di trasparenza e anticorruzione.
L’“Amministrazione trasparente” è una sezione dei portali della Pubblica Amministrazione rigidamente strutturata ai sensi del D.Lgs. n.33/2013 e, seppur la consultazione possa sembrare non di facile intuizione, essa contiene sia le delibere (dall’insediamento di questo Consiglio nel maggio 2014) sia i bilanci in forma semplificata. Sono in corso di pubblicazione gli atti relativi all’ultima parte del 2016. Le delibere sono facilmente reperibili e consultabili grazie a un efficiente motore di ricerca per parole chiave e per data.
Sono presenti anche numerosi altri documenti utili a una chiara e completa comprensione del funzionamento della macchina amministrativa.

L’importanza degli aspetti legati alla trasparenza è tale da non consentire a chi siede in Consiglio di affrontare la questione con superficialità. È bene verificare sempre, prima di lamentarsi, se ciò di cui ci si duole non risulti invece pubblico, disponibile o in qualche modo risolto. È importante porre cautela e valutare con attenzione i riferimenti normativi su cui poggiano le proprie, sempre per altro legittime, richieste e osservazioni (per citare un esempio l’articolo 2423 del Codice Civile si applica alle Società per Azioni e non agli Enti Pubblici come l’Ordine).

Auspichiamo che la dialettica tipica di ogni tornata elettorale, compresa quella per l’Ente di previdenza, non generi né sfiducia e confusione nei colleghi né immotivato discredito verso l’Istituzione ordinistica che tutti ci rappresenta. Speriamo che possa invece essere l’occasione di un confronto franco, onesto e sincero tra le parti in causa, coerente con l’etica professionale che ci caratterizza e sempre orientata a beneficio di tutta la comunità professionale.
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