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23/10/2015
Notizie dal CNOP: un chiarimento sulle nuove “regole” per la determinazione della quota di iscrizione agli Ordini Regionali
immagine articolo Notizie dal CNOP: un chiarimento sulle nuove “regole” per la determinazione della quota di iscrizione agli Ordini Regionali La scorsa settimana si è tenuto un incontro straordinario del CNOP in cui si è discusso e votato in merito alla definizione dell’importo della quota annuale di iscrizione, che, come previsto dalla legge 56/89 è di competenza nazionale e viene stabilita di anno in anno secondo valutazioni di portata sovraregionale.

La direzione presa dal Consiglio si inserisce all’interno di un disegno che mira a una sempre maggiore equità e uniformità sul territorio italiano: non pare corretto a nessuno che, a fronte di un Albo unico a livello italiano e del fatto che “siamo tutti psicologi e tutti con la medesima abilitazione”, in alcune regioni oggi si paghino 170 EUR e in altre molto meno.

L’idea da tutti condivisa è quella di raggiungere nel corso del tempo la definizione di un importo unico, uguale in tutta Italia al fine di consentire un’offerta minima di servizi in ogni territorio e facilitare la libera circolazione dei professionisti rafforzando l’idea di unità e uguaglianza professionale.

Ciò detto il CNOP, anche grazie al nostro intervento, ha deciso per una soluzione graduale che non vada a danneggiare le regioni poste agli estremi delle quote (ad es. Lombardia) e ha quindi fissato per il 2016 una forbice da un minimo di 150 EUR annui a un massimo di 180 EUR.

La Lombardia è la seconda regione italiana per numero di iscritti ma, a differenza per esempio del Lazio sua più vicina per caratteristiche, ha mantenuto negli anni sempre la quota al minimo fissato a livello nazionale e così continueremo a fare. La buona gestione dell’ente e una politica di razionalizzazione ed efficienza ci permettono di mantenere al minimo le quote erogando il massimo dei servizi.

Un altro tema riguarda la riduzione del 50% per i giovani colleghi. La Lombardia ha “fatto scuola” e oggi in tutta Italia altri Ordini saranno formalmente autorizzati a ridurre la quota almeno per i primi 3 anni. Noi, volendo mantenere un passo avanti e una dimensione ulteriore di aiuto, faremo in modo di restituire il 50% della quota come lo scorso anno fino ai primi 5 anni di iscrizione.

L’impegno di OPL rimane il medesimo: crescere e costruire insieme per un’identità professionale sempre più forte, un Ente serio ed efficiente di supporto a tutti gli Psicologi, servizi e facilitazioni per chi è in difficoltà.
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