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Torna all'elenco24/11/2017
Ri-Trascrizioni: l’OPL coinvolta nella nuova installazione di Antonello Fresu
Ospitare l’evento BookCity è stata un’occasione importante e altamente partecipata per l’Ordine. Oltre all’ottimo risultato in termini di adesioni, è stato possibile mettere le basi per relazioni nuove e per sperimentazioni di dialoghi tra psicologia, arte e altre discipline.
La domenica, infatti, si è tenuto un incontro dal titolo “Dall’identità individuale all’identità collettiva: lettura e neuroscienze” che ha visto una riflessione sul tema attraverso i linguaggi e le forme della psicologia, dell’arte e della letteratura.
In quella occasione sono stati proposti alcuni passi del libro “Uno, nessuno e centomila”, messi in scena da un attore professionista.
In piena continuità, la Casa della Psicologia ospita l’installazione di Antonello Fresu, psichiatra, psicoanalista che ha rivolto ormai da diversi anni il suo interesse anche alle arti visive, co-dirigendo il PAV (Progetto Arti Visive) dal 1997.
Le sue opere chiamano sempre in causa il fruitore, il pubblico in modo partecipato. Nel caso di “Ri-Trascrizioni” veniamo invitati a ricopiare alcune parti del testo di Pirandello, divenendo coautori dell’opera, testimoni e fautori della riscoperta di un atto semplice che lega la nostra identità individuale a un progetto più grande, collettivo.
Nel progetto si legge:
«L’invito a copiare a mano una frase o un brano di un libro, posto in un luogo pubblico (scuole, università, biblioteche, musei…), rivolto a tutti coloro che frequentano questo luogo, è un atto semplicissimo, ma non banale, coinvolge la singola persona, che deve tuttavia sintonizzarsi con chi l’ha preceduta, implica l’atto della scrittura che consolida la memoria dell’atto in sé e del contenuto che viene copiato. È un’azione semplice che compiuta dal singolo si fonde con quella compiuta da molti altri individui. È un continuum che trasforma l’opera di un singolo artista in una nuova opera di celebrazione collettiva».
Psicologi, cittadini, rappresentanti delle istituzioni, insomma tutti, proprio tutti siamo invitati a partecipare al progetto e a contribuire al completamento di una parte dell’Opera, nostro traguardo, prima di passare la staffetta ad altre istituzioni.
Come ordine professionale, l’OPL è onorato di ospitare l’installazione ed auspica una piena partecipazione della comunità professionale affinché l’obiettivo possa essere raggiunto nel più breve tempo possibile.
Il coinvolgimento in questo progetto rappresenta un ulteriore passo verso quel dialogo, tanto cercato da questa consigliatura, con le altre professioni e con altre discipline.
Dalla diversità si origina ricchezza.
La domenica, infatti, si è tenuto un incontro dal titolo “Dall’identità individuale all’identità collettiva: lettura e neuroscienze” che ha visto una riflessione sul tema attraverso i linguaggi e le forme della psicologia, dell’arte e della letteratura.
In quella occasione sono stati proposti alcuni passi del libro “Uno, nessuno e centomila”, messi in scena da un attore professionista.
In piena continuità, la Casa della Psicologia ospita l’installazione di Antonello Fresu, psichiatra, psicoanalista che ha rivolto ormai da diversi anni il suo interesse anche alle arti visive, co-dirigendo il PAV (Progetto Arti Visive) dal 1997.
Le sue opere chiamano sempre in causa il fruitore, il pubblico in modo partecipato. Nel caso di “Ri-Trascrizioni” veniamo invitati a ricopiare alcune parti del testo di Pirandello, divenendo coautori dell’opera, testimoni e fautori della riscoperta di un atto semplice che lega la nostra identità individuale a un progetto più grande, collettivo.
Nel progetto si legge:
«L’invito a copiare a mano una frase o un brano di un libro, posto in un luogo pubblico (scuole, università, biblioteche, musei…), rivolto a tutti coloro che frequentano questo luogo, è un atto semplicissimo, ma non banale, coinvolge la singola persona, che deve tuttavia sintonizzarsi con chi l’ha preceduta, implica l’atto della scrittura che consolida la memoria dell’atto in sé e del contenuto che viene copiato. È un’azione semplice che compiuta dal singolo si fonde con quella compiuta da molti altri individui. È un continuum che trasforma l’opera di un singolo artista in una nuova opera di celebrazione collettiva».
Psicologi, cittadini, rappresentanti delle istituzioni, insomma tutti, proprio tutti siamo invitati a partecipare al progetto e a contribuire al completamento di una parte dell’Opera, nostro traguardo, prima di passare la staffetta ad altre istituzioni.
Come ordine professionale, l’OPL è onorato di ospitare l’installazione ed auspica una piena partecipazione della comunità professionale affinché l’obiettivo possa essere raggiunto nel più breve tempo possibile.
Il coinvolgimento in questo progetto rappresenta un ulteriore passo verso quel dialogo, tanto cercato da questa consigliatura, con le altre professioni e con altre discipline.
Dalla diversità si origina ricchezza.
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