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Torna all'elenco31/07/2015
Saluti estivi del Presidente Riccardo Bettiga: una politica fatta anche di NON
Spesso in occasione dei momenti di ferie, di festività o di date simboliche è uso fare il “punto della situazione”, raccontare cosa si è fatto, i risultati raggiunti, i progetti in corsa, le novità…lo abbiamo fatto spesso e i traguardi di OPL dell’ultimo anno sono stati talmente tanti e talmente di alto livello che forse abbiamo addirittura esagerato inondandovi settimanalmente di entusiastiche comunicazioni. Ecco, nell’occasione dei saluti estivi NON farò nulla di tutto questo. Vi racconterò semplicemente qualcosa che NON abbiamo fatto, per scelta o per dovere, e con questo pensiero vi auguro una piacevole distensione e riflessione nella pausa estiva e un arrivederci in un autunno che si preannuncia rovente di novità.
Quindi, cosa NON abbiamo fatto?
NON abbiamo distrutto nulla, anzi… Questa prima affermazione sembra una banalità, invece sintetizza bene uno dei pilastri della nostra azione attuale, NON buttare via il buono che è stato creato e costruito nel passato ma assorbirlo, migliorarlo, ampliarlo. Molte azioni e servizi delle passate consigliature sono stati infatti raccolti, riproposti e migliorati entro la nuova modalità di gestione dell’Ordine, senza pregiudizi o ideologizzazioni.
NON abbiamo perso credibilità istituzionale, anzi... forse la abbiamo proprio creata. A livello regionale e nazionale il cambiamento di atteggiamento della politica e delle istituzioni nei confronti della professione psicologica è coinciso con il cambiamento dei nostri vertici. Con uno stile aperto, dialogante e rigoroso e con un atteggiamento maturo e diplomatico l’Ordine lombardo e il CNOP, come dichiarai poco tempo fa, sono diventati grandi.
NON abbiamo perseguitato o fatto guerre ai colleghi. Questa dichiarazione è legata all’immagine che OPL aveva assunto presso molti colleghi nel passato, tanto da frammentare dall’interno la nostra comunità, distanziare molti dalla vita ordinistica e portarli ad interpretare in senso persecutorio la deontologia professionale. Il nostro Codice parla ampiamente dei principi di colleganza e del rispetto fra colleghi, ma forse questi principi sono stati in passato poco enfatizzati e sostenuti dal lato politico. Stiamo lavorando duramente per ricucire e portare “semplicemente pace e con essa la prosperità” per la nostra categoria. A questo proposito, anche se apparentemente distante, è significativo il fatto che quest’anno si sia deciso di distribuire più di ventimila copie del Codice Deontologico e di “aprire le porte della nostra casa” in piazza Castello, la Casa della Psicologia, casa di tutti noi. (meno fratture / più spirito di comunità / più etica professionale = più forza!)
NON siamo stati zitti. Sui temi di attualità sociale l’Ordine e la comunità professionale ci sono e oggi sono credibili più che mai. Oltre all’intervento sui mass-media, che abbiamo continuamente presidiato con alto senso istituzionale, la Casa della Psicologia è parte integrante ed elemento cruciale della nostra strategia complessiva di azione sociale: è nato finalmente un megafono che diffonde la nostra voce, un amplificatore reale del contributo professionale al dibattito sui temi caldi della società.
Quando è stato possibile, abbiamo scelto di NON denunciare. Recentemente a livello giornalistico c’è stato un tentativo di danneggiare l’immagine politica dell’attuale gestione OPL con atti di manipolazione dell’informazione che non possiamo che definire come sgradevoli e inopportuni. Nonostante alcuni passaggi della vicenda lo potessero suggerire, avendo il giornalista coinvolto direttamente un consigliere dell’Ordine, abbiamo scelto di non denunciarlo per non trascinare negli atti giudiziari il collega. Anche questo è rispetto e colleganza e non smetterò mai di richiamare tutti al massimo dell’eticità e della correttezza fornendo come Ordine il primo esempio.
NON abbiamo fomentato e strumentalizzato la rabbia, anche se spesso legittima e ampiamente giustificata, dei colleghi. Questo è l’aspetto centrale del nostro stile e il cuore del cambiamento politico attuale: l’uso strumentale della rabbia, l’immagine di un Ordine perennemente in guerra, le lamentazione e gli allarmismi utilizzati come strumenti di consenso non ci appartengono. (R)accogliamo tutto ciò che proviene dal basso, forniamo risposte e azioni concrete, rafforziamo la rete e la comunità, diamo identità e riconoscimento sociale, tuteliamo e diamo servizi… in poche parole, nella politica e nell’amministrazione lavoriamo duramente utilizzando il meglio delle nostre competenze: Psychologist do it better!
…dunque, concludendo, NON abbiamo fatto ancora tutto ciò che abbiamo promesso, ma ora il treno è davvero in piena corsa… quindi, continuiamo a lavorare credendo tantissimo in quello che facciamo e in ciò che NON facciamo, lo portiamo avanti con piacere e serietà e vogliamo continuare a farlo così nel futuro, con tutti voi.
Buona estate a tutti.
Il Presidente
Riccardo Bettiga
Quindi, cosa NON abbiamo fatto?
NON abbiamo distrutto nulla, anzi… Questa prima affermazione sembra una banalità, invece sintetizza bene uno dei pilastri della nostra azione attuale, NON buttare via il buono che è stato creato e costruito nel passato ma assorbirlo, migliorarlo, ampliarlo. Molte azioni e servizi delle passate consigliature sono stati infatti raccolti, riproposti e migliorati entro la nuova modalità di gestione dell’Ordine, senza pregiudizi o ideologizzazioni.
NON abbiamo perso credibilità istituzionale, anzi... forse la abbiamo proprio creata. A livello regionale e nazionale il cambiamento di atteggiamento della politica e delle istituzioni nei confronti della professione psicologica è coinciso con il cambiamento dei nostri vertici. Con uno stile aperto, dialogante e rigoroso e con un atteggiamento maturo e diplomatico l’Ordine lombardo e il CNOP, come dichiarai poco tempo fa, sono diventati grandi.
NON abbiamo perseguitato o fatto guerre ai colleghi. Questa dichiarazione è legata all’immagine che OPL aveva assunto presso molti colleghi nel passato, tanto da frammentare dall’interno la nostra comunità, distanziare molti dalla vita ordinistica e portarli ad interpretare in senso persecutorio la deontologia professionale. Il nostro Codice parla ampiamente dei principi di colleganza e del rispetto fra colleghi, ma forse questi principi sono stati in passato poco enfatizzati e sostenuti dal lato politico. Stiamo lavorando duramente per ricucire e portare “semplicemente pace e con essa la prosperità” per la nostra categoria. A questo proposito, anche se apparentemente distante, è significativo il fatto che quest’anno si sia deciso di distribuire più di ventimila copie del Codice Deontologico e di “aprire le porte della nostra casa” in piazza Castello, la Casa della Psicologia, casa di tutti noi. (meno fratture / più spirito di comunità / più etica professionale = più forza!)
NON siamo stati zitti. Sui temi di attualità sociale l’Ordine e la comunità professionale ci sono e oggi sono credibili più che mai. Oltre all’intervento sui mass-media, che abbiamo continuamente presidiato con alto senso istituzionale, la Casa della Psicologia è parte integrante ed elemento cruciale della nostra strategia complessiva di azione sociale: è nato finalmente un megafono che diffonde la nostra voce, un amplificatore reale del contributo professionale al dibattito sui temi caldi della società.
Quando è stato possibile, abbiamo scelto di NON denunciare. Recentemente a livello giornalistico c’è stato un tentativo di danneggiare l’immagine politica dell’attuale gestione OPL con atti di manipolazione dell’informazione che non possiamo che definire come sgradevoli e inopportuni. Nonostante alcuni passaggi della vicenda lo potessero suggerire, avendo il giornalista coinvolto direttamente un consigliere dell’Ordine, abbiamo scelto di non denunciarlo per non trascinare negli atti giudiziari il collega. Anche questo è rispetto e colleganza e non smetterò mai di richiamare tutti al massimo dell’eticità e della correttezza fornendo come Ordine il primo esempio.
NON abbiamo fomentato e strumentalizzato la rabbia, anche se spesso legittima e ampiamente giustificata, dei colleghi. Questo è l’aspetto centrale del nostro stile e il cuore del cambiamento politico attuale: l’uso strumentale della rabbia, l’immagine di un Ordine perennemente in guerra, le lamentazione e gli allarmismi utilizzati come strumenti di consenso non ci appartengono. (R)accogliamo tutto ciò che proviene dal basso, forniamo risposte e azioni concrete, rafforziamo la rete e la comunità, diamo identità e riconoscimento sociale, tuteliamo e diamo servizi… in poche parole, nella politica e nell’amministrazione lavoriamo duramente utilizzando il meglio delle nostre competenze: Psychologist do it better!
…dunque, concludendo, NON abbiamo fatto ancora tutto ciò che abbiamo promesso, ma ora il treno è davvero in piena corsa… quindi, continuiamo a lavorare credendo tantissimo in quello che facciamo e in ciò che NON facciamo, lo portiamo avanti con piacere e serietà e vogliamo continuare a farlo così nel futuro, con tutti voi.
Buona estate a tutti.
Il Presidente
Riccardo Bettiga
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