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APERTURA STUDI PROFESSIONALI: situazione normativa e azioni intraprese dall'OPL

Siamo felici di dare a tutta la comunità professionale dell’OPL un importante aggiornamento sul tema degli studi professionali degli psicologi che fa seguito alle precedenti news ed eventi dedicati al tema (1 - 2 - 2b -  3 ).

Lunedì 30 maggio la Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia ha infatti inviato all’OPL la risposta alla nostra ultima lettera (leggi la lettera dell’OPL del 20.05.2022) nella quale il Vicepresidente Davide Baventore aveva segnalato le criticità relative ai requisiti strutturali degli studi professionali rimaste senza soluzione dopo la precedente comunicazione della DG Welfare: "sono particolarmente soddisfatto di questo risultato raggiunto grazie a un costante lavoro di raccordo e interlocuzione con la Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia e il Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali, Emanuele Monti - dichiara Davide Baventore, vicepresidente Ordine degli psicologi della Lombardia- Questa circolare finalmente chiarisce alcuni punti fondamentali relativi all'esercizio della nostra professione in Lombardia".

"Un plauso all’Ordine degli Psicologi per essersi prontamente attivato e per aver portato alla nostra attenzione la questione” ha dichiarato Emanuele Monti, Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali al Pirellone e promotore dell’iniziativa.”


CONSULTA TUTTI GLI AGGIORNAMENTI UTILI

Con la risposta al nostro quesito Regione invita le ATS ad adeguare le proprie procedure e riconosce che:

  1. la “comunicazione di inizio attività” (CIA) è adempimento necessario per tutti gli studi professionali e deve essere effettuata per ogni singola struttura adibita a studio e NON per ogni professionista che lavori all’interno della struttura stessa.
    Regione riconosce che - come sostenuto dall’OPL - deve essere il professionista proprietario, locatore o usufruttuario della struttura a dover effettuare la “comunicazione di inizio attività” contrariamente a quanto in precedenza richiesto da alcune ATS ovvero che tutti i professionisti operanti nello stesso studio dovessero presentare una CIA (e, qualora esercitassero in più studi, presentassero una CIA per ciascuno di essi);
  2. uno studio professionale rimane tale indipendentemente dal numero di professionisti che lavorano al suo interno e indipendentemente dal numero di locali che lo compongono;
    Questo punto è rilevante poiché in precedenza alcune ATS hanno richiesto ai nostri iscritti il rispetto di requisiti strutturali complessi e onerosi (propri degli ambulatori e non degli studi professionali) in funzione del numero di psicologi che svolgono la propria attività professionale all’interno dello studio o del numero di locali di quest’ultimo;
  3. tutti gli psicologi lombardi hanno tempo fino al 31.12.2022 per effettuare la dichiarazione di inizio attività anche qualora lo studio professionale sia stato avviato negli anni precedenti.
    Poiché la professione di psicologo è diventata professione sanitaria in maniera graduale era prevedibile che alcuni colleghi potessero non aver effettuato la “comunicazione d’inizio attività” pur avendo aperto uno studio professionale da tempo. Questa indicazione della Regione permette a tutti di provvedere a questo adempimento garantendo un tempo congruo per farlo; 
  4. Non è necessario allegare planimetrie, documenti catastali e/o edilizi ai fini della “comunicazione di inizio attività” poiché per quest’ultima è sufficiente che il professionista dichiari che la struttura possiede i requisiti strutturali previsti. Una precedente risposta della Regione ai quesiti dell’OPL ha già chiarito che tra questi requisiti sono da escludere la presenza di un lavamani all’interno delle stanze per i colloqui e la presenza di pavimentazioni e pareti impermeabili.
    Anche in questo caso a fronte delle richieste più varie avanzate da alcune ATS ai nostri iscritti Regione di fatto sposa la tesi dell’OPL relativamente al fatto che la “comunicazione d’inizio attività” sia un adempimento volto a gravare il professionista del minor carico di incombenze amministrative per l’avvio dell’attività.

In questa occasione, nella quale possiamo festeggiare un alleggerimento delle richieste rivolte agli psicologi liberi professionisti, ricordiamo a tutti gli iscritti che, sin dalle prime segnalazioni di criticità sugli studi professionali, l’OPL ha costantemente rappresentato gli interessi dei propri iscritti in tutte le sedi di interesse. 

Siamo convinti che il lavoro fatto in questi mesi lascerà in eredità agli psicologi lombardi un quadro più chiaro, omogeneo ed equo all’interno del quale esercitare la professione









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