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Torna all'elenco15/05/2020
Aggiornamenti del 15/05/2020
Care colleghe e cari colleghi,
vi salutiamo prima del fine settimana con gli ultimi aggiornamenti dall’OPL.
📌[INTEGRAZIONI SULLE MODALITÀ DI INTERVENTO IN AMBITO PERITALE]
👉Clicca QUI per scaricare il pdf con il documento completo.
L’Ordine non può emanare linee guida proprie relativamente alle scelte e alle decisioni del professionista che, grazie alla sua competenza, deve essere lasciato libero di valutare e decidere come procedere, “secondo scienza e coscienza”, nello svolgimento della propria attività.
Tenendo conto gli articoli 3, 4 e 6 del Codice Deontologico degli Psicologi Italiani che affermano «Lo psicologo è responsabile dei propri atti professionali e delle loro prevedibili dirette conseguenze» (art. 3) «Quando sorgono conflitti di interesse tra l’utente e l’istituzione presso cui lo psicologo opera, quest’ultimo deve esplicitare alle parti, con chiarezza, i termini delle proprie responsabilità ed i vincoli cui è professionalmente tenuto» (art. 4) e «Lo psicologo accetta unicamente condizioni di lavoro che non compromettano la sua autonomia professionale ed il rispetto delle norme del presente codice, e, in assenza di tali condizioni, informa il proprio Ordine. Lo psicologo salvaguarda la propria autonomia nella scelta dei metodi, delle tecniche e degli strumenti psicologici, nonché della loro utilizzazione; è perciò responsabile della loro applicazione ed uso, dei risultati, delle valutazioni ed interpretazioni che ne ricava. Nella collaborazione con professionisti di altre discipline esercita la piena autonomia professionale nel rispetto delle altrui competenze» (art. 6).
Inoltre, in considerazione della comunicazione emanata dal CNOP in data 29/04/2020, trasmettiamo le raccomandazioni inviateci per conoscenza dall’Associazione Clinici Forensi per le Famiglie (ACFF): LA CTU IN TEMPO DI COVID-19: RIFLESSIONI CLINICHE E METODOLOGICHE
📌[IL GOVERNO DIMENTICA LA SALUTE MENTALE: UN SILENZIO INCOMPRENSIBILE]
L’OPL esprime sgomento e amarezza per la totale assenza della salute mentale dal decreto “Rilancio”. Nemmeno una volta infatti troviamo le parole psicologo, psicologia, benessere psicologico, salute mentale.
Il Governo italiano prende - giustamente - iniziative a tutela del lavoro e delle finanze dei cittadini italiani che sono messi duramente alla prova: bene, peccato che dimentichi un elemento fondamentale.
Le telefonate ai numeri di supporto istituiti dagli psicologi e tutta la letteratura scientifica sugli effetti delle epidemie ci dicono che ci saranno ricadute significative sulla salute mentale degli italiani: l’esperienza dell’isolamento, i lutti, la perdita del lavoro, la convivenza forzata sono solo alcuni dei fattori di rischio che moltiplicano la possibilità di conseguenze per la salute mentale dei cittadini e delle cittadine.
I primi dati, nazionali e non, parlano già chiaro: è in corso un allarme su scala mondiale che testimonia l’urgenza di azioni concrete.
L’assenza della salute mentale e degli psicologi dal decreto risulta ancor più incomprensibile alla luce della recente attivazione di un numero verde di supporto psicologico voluto dal Ministero della della Salute, un elemento che sottolinea la necessità e la centralità dei professionisti della salute mentale per affrontare le conseguenze dell’emergenza.
Ricordiamo che anche gli psicologi, al pari di altre professioni sanitarie, sono stati in prima linea nella gestione della pandemia, con le modalità d’intervento e gli strumenti propri della nostra categoria.
Vogliamo sperare - e fortemente chiediamo - l’inclusione nelle iniziative del Governo a favore del benessere dei cittadini: la salute mentale non può essere sempre la Cenerentola delle politiche sanitarie italiane.
Ricordiamo a tutti i colleghi che il CNOP ha fortemente sostenuto presso il Ministero della Salute la richiesta di assunzione di nuovi psicologi nel sistema sanitario e la stabilizzazione dei precari mentre l’OPL ha sottolineato, in occasione dell’audizione presso la III Commissione Sanità e Politiche Sociali della Regione Lombardia e direttamente l’assessorato al Welfare, la necessità di:
- garantire la continuità assistenziale tutelando il lavoro dei colleghi e delle colleghe già in forze nel sistema Sanitario con contratti flessibili;
- impegnarsi per il superamento di tale precariato che vede psicologhe e psicologi assunti ad oggi per oltre il 70% del totale con contratti flessibili;
- garantire una tariffa oraria minima per i contratti flessibili, per evitare discriminazioni e retribuzioni che in alcune aziende sono così basse da essere poco rispettose dei professionisti, del livello di specializzazione conseguito e del lavoro da loro svolto;
- favorire la sperimentazione della figura dello Psicologo di Base come da documento progettuale inviato prima dell’audizione stessa;
- attivare un nucleo operativo di Psicologi dipendenti e convenzionati, che si occupi dell’intervento psicologico nei periodi di emergenza.
🎬[EVENTI ONLINE DELL’OPL]
🌈WEBINAR - Lunedì 18 maggio alle 21:00 un nuovo appuntamento con i webinar dell’OPL con Dario De Gennaro con cui parleremo di “Caratteristiche e specificità del lavoro clinico con persone LGTB+”.
CLICCA QUI per saperne di più e partecipare.
📚WEBINAR PRESENTAZIONE LIBRI - Martedì 19 maggio alle 21:00 una nuova presentazione di libri dell’OPL, con un libro che ci interroga e ci fa riflettere “Come posso esserti utile?”, edito da Alpes Italia, a cura di Laura Corbelli e Laura Bonalume.
A cosa può essere utile la ricerca, il confronto con le istanze della ricerca empirica? Quale rapporto tra clinica, formazione e ricerca? Cosa comporta un approccio di ricerca per una disciplina che è di confine fra biologia e storia? E ancora, di quale efficacia si parla, quando si parla di relazioni e di cambiamento continuo, di co-costruzione e di sistemi in continua interazione? La ricerca prova a incontrare la soggettività in un dialogo aperto tra i relatori e i partecipanti.
CLICCA QUI per saperne di più e partecipare.
vi salutiamo prima del fine settimana con gli ultimi aggiornamenti dall’OPL.
📌[INTEGRAZIONI SULLE MODALITÀ DI INTERVENTO IN AMBITO PERITALE]
👉Clicca QUI per scaricare il pdf con il documento completo.
L’Ordine non può emanare linee guida proprie relativamente alle scelte e alle decisioni del professionista che, grazie alla sua competenza, deve essere lasciato libero di valutare e decidere come procedere, “secondo scienza e coscienza”, nello svolgimento della propria attività.
Tenendo conto gli articoli 3, 4 e 6 del Codice Deontologico degli Psicologi Italiani che affermano «Lo psicologo è responsabile dei propri atti professionali e delle loro prevedibili dirette conseguenze» (art. 3) «Quando sorgono conflitti di interesse tra l’utente e l’istituzione presso cui lo psicologo opera, quest’ultimo deve esplicitare alle parti, con chiarezza, i termini delle proprie responsabilità ed i vincoli cui è professionalmente tenuto» (art. 4) e «Lo psicologo accetta unicamente condizioni di lavoro che non compromettano la sua autonomia professionale ed il rispetto delle norme del presente codice, e, in assenza di tali condizioni, informa il proprio Ordine. Lo psicologo salvaguarda la propria autonomia nella scelta dei metodi, delle tecniche e degli strumenti psicologici, nonché della loro utilizzazione; è perciò responsabile della loro applicazione ed uso, dei risultati, delle valutazioni ed interpretazioni che ne ricava. Nella collaborazione con professionisti di altre discipline esercita la piena autonomia professionale nel rispetto delle altrui competenze» (art. 6).
Inoltre, in considerazione della comunicazione emanata dal CNOP in data 29/04/2020, trasmettiamo le raccomandazioni inviateci per conoscenza dall’Associazione Clinici Forensi per le Famiglie (ACFF): LA CTU IN TEMPO DI COVID-19: RIFLESSIONI CLINICHE E METODOLOGICHE
📌[IL GOVERNO DIMENTICA LA SALUTE MENTALE: UN SILENZIO INCOMPRENSIBILE]
L’OPL esprime sgomento e amarezza per la totale assenza della salute mentale dal decreto “Rilancio”. Nemmeno una volta infatti troviamo le parole psicologo, psicologia, benessere psicologico, salute mentale.
Il Governo italiano prende - giustamente - iniziative a tutela del lavoro e delle finanze dei cittadini italiani che sono messi duramente alla prova: bene, peccato che dimentichi un elemento fondamentale.
Le telefonate ai numeri di supporto istituiti dagli psicologi e tutta la letteratura scientifica sugli effetti delle epidemie ci dicono che ci saranno ricadute significative sulla salute mentale degli italiani: l’esperienza dell’isolamento, i lutti, la perdita del lavoro, la convivenza forzata sono solo alcuni dei fattori di rischio che moltiplicano la possibilità di conseguenze per la salute mentale dei cittadini e delle cittadine.
I primi dati, nazionali e non, parlano già chiaro: è in corso un allarme su scala mondiale che testimonia l’urgenza di azioni concrete.
L’assenza della salute mentale e degli psicologi dal decreto risulta ancor più incomprensibile alla luce della recente attivazione di un numero verde di supporto psicologico voluto dal Ministero della della Salute, un elemento che sottolinea la necessità e la centralità dei professionisti della salute mentale per affrontare le conseguenze dell’emergenza.
Ricordiamo che anche gli psicologi, al pari di altre professioni sanitarie, sono stati in prima linea nella gestione della pandemia, con le modalità d’intervento e gli strumenti propri della nostra categoria.
Vogliamo sperare - e fortemente chiediamo - l’inclusione nelle iniziative del Governo a favore del benessere dei cittadini: la salute mentale non può essere sempre la Cenerentola delle politiche sanitarie italiane.
Ricordiamo a tutti i colleghi che il CNOP ha fortemente sostenuto presso il Ministero della Salute la richiesta di assunzione di nuovi psicologi nel sistema sanitario e la stabilizzazione dei precari mentre l’OPL ha sottolineato, in occasione dell’audizione presso la III Commissione Sanità e Politiche Sociali della Regione Lombardia e direttamente l’assessorato al Welfare, la necessità di:
- garantire la continuità assistenziale tutelando il lavoro dei colleghi e delle colleghe già in forze nel sistema Sanitario con contratti flessibili;
- impegnarsi per il superamento di tale precariato che vede psicologhe e psicologi assunti ad oggi per oltre il 70% del totale con contratti flessibili;
- garantire una tariffa oraria minima per i contratti flessibili, per evitare discriminazioni e retribuzioni che in alcune aziende sono così basse da essere poco rispettose dei professionisti, del livello di specializzazione conseguito e del lavoro da loro svolto;
- favorire la sperimentazione della figura dello Psicologo di Base come da documento progettuale inviato prima dell’audizione stessa;
- attivare un nucleo operativo di Psicologi dipendenti e convenzionati, che si occupi dell’intervento psicologico nei periodi di emergenza.
🎬[EVENTI ONLINE DELL’OPL]
🌈WEBINAR - Lunedì 18 maggio alle 21:00 un nuovo appuntamento con i webinar dell’OPL con Dario De Gennaro con cui parleremo di “Caratteristiche e specificità del lavoro clinico con persone LGTB+”.
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📚WEBINAR PRESENTAZIONE LIBRI - Martedì 19 maggio alle 21:00 una nuova presentazione di libri dell’OPL, con un libro che ci interroga e ci fa riflettere “Come posso esserti utile?”, edito da Alpes Italia, a cura di Laura Corbelli e Laura Bonalume.
A cosa può essere utile la ricerca, il confronto con le istanze della ricerca empirica? Quale rapporto tra clinica, formazione e ricerca? Cosa comporta un approccio di ricerca per una disciplina che è di confine fra biologia e storia? E ancora, di quale efficacia si parla, quando si parla di relazioni e di cambiamento continuo, di co-costruzione e di sistemi in continua interazione? La ricerca prova a incontrare la soggettività in un dialogo aperto tra i relatori e i partecipanti.
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